
Entrerà in funzione in maniera ufficiale a partire da febbraio 2024 IT-Alert, il sistema di allarme pubblico per comunicare direttamente all’intera popolazione italiana in caso di emergenza imminente o in corso.
Hai capito di cosa sto parlando: di quel messaggio che negli scorsi mesi ha fatto risuonare il tuo smartphone insieme a quello di tutti gli abitanti della tua regione.
La sperimentazione nazionale del sistema di allarme messo a punto dalla Protezione Civile è terminata lo scorso 13 ottobre con Bolzano. Ora non resta che risolvere alcuni normalissimi inconvenienti tecnici come la mancata notifica o il doppio invio del messaggio: a quel punto, il meccanismo sarà pronto a partire.
Questo servizio di comunicazione sarà attivabile esclusivamente per emergenze di protezione civile. Tra queste, come aveva spiegato Stefania Tibaldi, dirigente del servizio Protezione civile ed emergenze della Regione Umbria: “Il rischio vulcanico, il rischio nucleare o batteriologico, emergenze derivanti da incidenti rilevanti in attività, o il rischio di incidente rilevante corso, e condizioni meteo in corso particolarmente violente”.
Al momento l’IT-Alert non è previsto in caso di rischio di terremoto dal momento che, come puoi intuire, questi eventi non sono purtroppo facilmente prevedibili.
E sì, se te lo stai chiedendo sappi che il messaggio sul tuo smartphone arriverà anche nel caso in cui la rete telefonica fosse congestionata e anche se il dispositivo è in modalità silenziosa o «non disturbare».
L’IT-Alert era stato testato per la prima volt nel corso dell’Esercitazione "Vulcano 2022" svoltasi sull’isola di Vulcano dal 7 al 9 aprile 2022, durante la quale sono stati inviati ai dispositivi presenti sull’isola due messaggi: uno con informazioni sull’eventoeruttivo imminente simulato e sulle norme di comportamento da seguire e un altro invece per avvisare della fine dell’esercitazione.
Tra il 4 e il 6 novembre 2022, il test aveva coinvolto Calabria e Sicilia in un’esercitazione – detta “Sisma dello Stretto 2022" – in cui si è simulato il rischio di un maremoto su una platea di oltre 500mila persone.
Da giugno 2023, sono partiti i primi test regionali con l’obiettivo non solo di far conoscere il sistema IT-alert come nuovo strumento di allarme pubblico in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti ma anche per rassicurare la popolazione: se qualcosa di grave dovesse succedere, ognuno di noi saprà come proteggersi.