Kiwi e stitichezza cronica: il primo frutto con efficacia scientificamente provata

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Il kiwi è il primo frutto con efficacia scientifica contro la stitichezza cronica. Scopri cosa dice il nuovo studio e quali alimenti possono davvero aiutare l’intestino.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Redazione 14 Ottobre 2025

Secondo una nuova revisione scientifica pubblicata su Neurogastroenterology & Motility e Journal of Human Nutrition & Dietetics, il kiwi è ufficialmente il primo frutto inserito in linee guida dietetiche con efficacia dimostrata contro la stitichezza cronica.

Questa condizione, secondo i dati del Laxative Inadequate Relief Survey (LIRS), riguarda oltre il 15-20% della popolazione italiana, influenzando negativamente la qualità della vita di milioni di persone.

A validare i risultati è stata anche la British Dietetic Association (BDA), rendendo queste indicazioni un nuovo punto di riferimento per specialisti e pazienti.

Stitichezza: perché la dieta ricca di fibre non basta

Per anni si è raccomandata una dieta ricca di fibre e liquidi per favorire il transito intestinale, ma fino ad oggi mancavano prove scientifiche solide sull’efficacia di questi consigli per la stitichezza cronica.

Ora, grazie al nuovo studio coordinato dalla professoressa Eirini Dimidi del King’s College London, sono emersi alimenti e integratori realmente efficaci, supportati da meta-analisi di oltre 75 studi clinici randomizzati in tutto il mondo.

I cibi e gli integratori utili contro la stitichezza

Dall’analisi dei dati sono emersi sei elementi chiave utili nella gestione della stitichezza cronica:

Kiwi

Pane di segale

Acqua ricca di minerali

Integratori di psillio

Ossido di magnesio

Probiotici selezionati

Tra questi, il kiwi si è distinto per la sua azione lassativa naturale, grazie al contenuto di vitamina E, potassio, folati e antiossidanti. Il suo consumo regolare (ma non eccessivo) può favorire la regolarità intestinale in modo delicato.

Lo studio: un approccio scientifico e multidisciplinare

Il progetto è stato sviluppato da un team internazionale composto da:

  • Nutrizionisti
  • Gastroenterologi
  • Fisiologi
  • Ricercatori universitari

Oltre al King’s College di Londra, hanno collaborato l’Ospedale Universitario di St. Louis, la Queen Mary University of London e il Wingate Institute of Neurogastroenterology.

L’obiettivo era creare delle linee guida affidabili basate sul metodo GRADE (Grading of Recommendations, Assessment, Development and Evaluation), uno degli standard più rigorosi nella valutazione scientifica.

La dieta per l’intestino secondo la scienza

Nonostante il luogo comune secondo cui una dieta ricca di fibre sia sempre utile contro la stitichezza, i ricercatori non hanno trovato prove sufficienti per raccomandare questo approccio in maniera universale.

"Una dieta ricca di fibre è utile per la salute generale, ma non è detto che sia efficace contro la stitichezza cronica", ha spiegato la prof.ssa Dimidi.

Il vero cambiamento passa da alimentazioni mirate, che includano cibi funzionali come il kiwi, integratori specifici e l’adozione di stili di vita sani.

Stitichezza cronica: cosa fare e a chi rivolgersi

Prima di modificare la propria alimentazione o assumere integratori per la stitichezza, è sempre importante:

📌 Consultare il medico curante o uno specialista

📌 Valutare la causa della stitichezza

📌 Evitare il fai-da-te, anche con i rimedi naturali

Le nuove linee guida della BDA rappresentano un importante passo avanti nella comprensione scientifica della stitichezza, ma saranno necessarie ulteriori ricerche per rafforzare le raccomandazioni attuali.