Koala in pericolo per un’epidemia di clamidia: l’Australia sperimenta un vaccino per salvare i marsupiali

I ricercatori australiani somministreranno a circa 400 esemplari di koala la prima dose del nuovo vaccino contro la clamidia, batterio a trasmissione sessuale che può causare nei marsupiali cecità e infertilità, mettendo ulteriormente a rischio una specie già vulnerabile. Nello stato del Queensland, a causa di un’epidemia, più della metà dei koala sono già infetti.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Martina Alfieri 18 Ottobre 2021

Un vaccino che potrebbe significare la sopravvivenza della specie. L’Australia ha annunciato che presto potrà somministrare a circa 400 esemplari di koala un nuovo vaccino per contrastare l'infezione della clamidia e garantire migliori condizioni di salute e maggiore riproduttività per i marsupiali.

La clamidia – infezione che può colpire anche l’uomo – si diffonde attraverso contatti sessuali e può essere trasmessa anche dalla madre ai propri cuccioli. Purtroppo, il batterio responsabile della clamidia, diffusissimo in Australia, causa nei poveri animali forti congiuntiviti e infezioni della vescica. Può persino arrivare a comprometterne la fertilità, contribuendo a mettere a rischio la specie, già gravemente minacciata da altri fattori esterni.

La Lista Rossa, stilata dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), classifica infatti il marsupiale australiano tra le specie vulnerabili. La clamidia, si aggiunge alle minacce rappresentate per i koala dalla deforestazione, dal cambiamento climatico e dagli incendi sempre più frequenti e distruttivi.

In questa prima fase di sperimentazione, a portare avanti la campagna di vaccinazione degli animali sarà l’Australia Zoo Wildlife Hospital nello stato nord-occidentale del Queensland, una della aree in cui la clamidia colpisce più duramente la popolazione dei koala – secondo le stime, ne sarebbe affetto più di un esemplare su due. Gli esemplari vaccinati saranno lasciati liberi in natura monitorati, nei mesi successivi, attraverso un microchip, per verificare il loro stato di salute e confrontarlo con quello di soggetti non vaccinati.

Da oltre 10 anni il team dell’Università del Queensland, guidato dal professor Peter Timms, è impegnato nel ricercare una cura efficace contro l’epidemia di clamidia. In passato, sono già state portate avanti sperimentazioni su gruppi più ridotti. Se quest'ultima sperimentazione andrà a buon fine, il nuovo vaccino, già ritenuto dai ricercatori completamente sicuro e affidabile, potrebbe finalmente sostituirsi alle cure antibiotiche, normalmente impiegate per curare gli esemplari infetti, e rappresentare un vera conquista nella tutela dei koala.