La Cina non abbandonerà i combustibili fossili: “Non è realistico il phase out”

Per la Cina i combustibili fossili sono ancora al centro dello sviluppo mondiale e l’inviato speciale per il clima cinese l’ha ribadito all’Assemblea Generale dell’Onu che si è tenuta a New York.
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Mattia Giangaspero 25 Settembre 2023

Una produzione energetica senza combustibili fossili è impossibile, "non è realistico". No, non sono nostre affermazioni, non siamo noi a dirlo. Queste sono le parole di Xie Zhenhua, l'inviato speciale per il clima della Cina che presiederà anche alla Cop28 di Dubai a Novembre. Con molta probabilità queste sue dichiarazioni saranno al centro dell'evento mondiale per il clima, l'ambiente e la Terra. Non può che essere così, stiamo parlando della seconda potenza mondiale e attualmente anche di quella nazione che più di altre, visto il suo alto grado di sviluppo, sta inquinando il Pianeta.

Il rifiuto di abbandonare i combustibili fossili da parte della Cina ha però delle motivazioni, non si tratta quindi di un loro preconcetto. Motivazioni lecite che può avere un Paese, ma sbagliate se rapportate ai danni che provocano e provocheranno in tutto il mondo e a tutti gli esseri viventi.

Zenhua ha toccato il punto proprio dell'energia, delle rinnovabili e delle tecnologie pronte per garantire un mix energetico pulito e lo ha fatto mentre era a New York, per l'Assemblea generale dell'ONU:

“I combustibili fossili dovrebbero fungere da fonte di energia flessibile e di riserva quando tecnologie come lo stoccaggio di energia su larga scala, la trasmissione di energia elettrica, le reti intelligenti e le microreti non sono ancora completamente mature”.

Il problema è che quanto dichiarato dalla Cina viene anche sostenuto da altri importantissimi e ricchi Paesi come quello arabo. Il presidente della Cop28, Sultan Al Jaber (anche a capo dell’ADNOC, la compagnia nazionale degli idrocarburi del paese del Golfo) ha dichiarato più volte che non si dovrebbe parlare di un completo "phase out" del fossile, ma di una graduale eliminazione e quindi questo lascia pensare che la transizione energetica si ci sarà, ma sarà molto molto lenta rispetto a come la sognavamo tutti.