
Forse siamo arrivati alla soluzione definitiva per quanto riguarda il tema "oggetti in plastica". La Cina punta a risolvere il problema dei rifiuti, ma soprattutto il problema del quanto tempo impiegano i rifiuti di plastica a degradarsi.
L'obiettivo è quello di creare una tipologia di plastica chiamata "plastica autodistruggente". Si tratta di un materiale he si degrada automaticamente dopo un certo periodo di tempo o in determinate condizioni ambientali. La tecnologia alla base di questa plastica coinvolge l'uso di batteri mangiaplastica o additivi chimici che accelerano il processo di degradazione.
L'azienda in Europa che è più avanti nello sviluppo di questo genere di materiale plasticoso è la Polymateria, una startup con sede a Londra. La loro plastica autodistruggente, chiamata Lyfecycle, è progettata per degradarsi completamente entro un anno se non viene riciclata.
Questo è reso possibile grazie a un additivo che viene incorporato nella plastica durante il processo di produzione. L'additivo rimane inattivo durante l'uso normale del prodotto, ma si attiva quando la plastica viene esposta a condizioni ambientali specifiche, come la luce solare e l'umidità.
In Cina invece sono sicuri di mettere già in commercio questo materiale, come se la tecnologia l'avessero uscita dal cilindro. Ovviamente non è così, si tratta di ingegneria biologica. Questa plastica è nata quasi 10 anni fa, nel 2016, in un impianto di riciclaggio in Giappone e i cinesi adesso la stanno replicando per metterla in vendita.
Infatti i ricercatori della Chinese Academy of Sciences guidati Chenwang Tang hanno creato una nuova plastica che incorpora direttamente i batteri mangia-plastica che si attivano per mangiarla.
Fonte Science Alert