
Secondo il Climate Prediction Center (Cpc), l’agenzia di previsioni sul clima del governo statunitense dopo solo un anno El Niño con i suoi effetti diretti a livello atmosferico potremmo definirlo cessato. Al suo posto torna la Niña e in molti si chiedono: ‘‘Come mai dopo solo un anno?" A questa e a tante altre domande che riguardano la Niña e il suo impatto globale, abbiamo lasciato rispondere il climatologo del Cnr, Giulio Betti.
Dottor Betti, si parla di un El Niño già concluso, quindi le chiedo: quando tornerà la Niña?
Per quanto riguarda la Niña non è più una questione di probabilità. Tornerà a impattare a livello globale. Il rapido transito da Niño a Niña, dopo aver avuto i 3 anni di Niña, un solo anno di Niño forte e adesso un'altra volta la Niña, è una cosa che non accade spesso.
La Niña impatterà sul clima da fine agosto inizio settembre
Non si tratta di un evento da definire come eccezionale, però solitamente ci si aspetta un periodo neutro e di transizione, invece al Niño, che possiamo dire quasi completamente esaurito, intorno a fine agosto – inizio settembre, si passerà direttamente al fenomeno opposto. A livello globale, però, la Niña potrebbe iniziare a impattare verso il prossimo autunno, inverno.
Per precisazione: anche se El Niño è considerato concluso dal punto di vista delle anomalie termiche, questo non vuol dire che i suoi effetti a livello globale siano cessati.
Le alluvioni in Brasile sono il colpo di coda di El Niño
Infatti quando l'anomalia termica superficiale dei mari si esaurisce, si ha ancora un'inerzia del fenomeno. Le alluvioni in Brasile, che hanno colpito Porto Alegre e Rio Grande do Sul, possiamo considerarle come il colpo di coda del Niño.
Si spiega come mai questa volta si è verificata questa anomalia, questo passaggio immediato tra Niño e Niña?
In realtà come detto non si tratta di un episodio da definire eccezionale. In passato si è già verificato, ad esempio tra il 1970-1975. Si ebbe un solo anno di Niña, seguito da sempre un anno di Niño forte e successivamente dal 1974 al 1975 si ebbe nuovamente la Niña. Molto probabilmente questa volta la Niña potrebbe essere di moderata intensità, con, però, degli impatti significativi. Proprio in inverno potrebbero verificarsi forti precipitazioni, più abbondanti della media, sul Continente marittimo.
Con la Niña potrebbero verificarsi forti precipitazioni sul Continente marittimo
Molto probabilmente questa volta la Niña potrebbe essere di moderata intensità, con, però, degli impatti significativi. Proprio in inverno potrebbero verificarsi forti precipitazioni, più abbondanti della media, sul Continente marittimo.
Parlo del sul Sud-Est Asiatico e, in parte, dell'Australia settentrionale. Tornando al Brasile, invece, la Niña dovrebbe portare temperature più secche e fredde sul versante meridionale, mentre a Nord piogge intense.
Infine per quanto riguarda gli Stati Uniti settentrionali e il Canada si passerà dalle alte temperature provocate dal Niño a temperature più basse generata dall'influenza della Niña, mentre nell'area meridionale avremo l'effetto opposto, ovvero si registrerà più caldo.
Proprio in merito a questo cambio di temperature che potremmo registrare a breve, crede che, dopo il quasi +1.5°C registrato nel 2023, con la Niña si possa riuscire a ridurre il riscaldamento globale?
Io direi che per quest'anno l'impatto termico della Niña a livello globale non sarà significativo perché vedremo i suoi primi effetti proprio verso la fine del 2024. Potrebbe essere rilevante, invece, nel 2025. Su questo tema però voglio anche precisare che la Niña potrebbe evitare di far diventare il 2025 l'anno più caldo di sempre mai registrato, ma il posizionamento dell'anno potrebbe essere al secondo o al terzo posto.
La Niña potrebbe evitare di far diventare il 2025 l'anno più caldo
Il fenomeno sposterebbe solo qualche decimo di grado al massimo. Con questo voglio dire che El Niño o la Niña ormai hanno un impatto a livello termico generale ridotto e non incidono eccessivamente sul riscaldamento globale causato dai combustibili fossili e dall'effetto serra.
La Niña favorisce gli uragani atlantici
Facciamo un altro esempio. Attualmente i mari e gli oceani sono molto caldi e poiché la Niña favorisce gli uragani atlantici il rischio è che la stagione degli uragani negli Stati Uniti e in particolar modo nel Golfo del Messico e nella Florida possa essere eccezionalmente intensa.Quindi anche un fenomeno naturale come la Niña può essere acuito a causa del substrato che trova, ovvero di un Pianeta già estremamente caldo.
Come il discorso che facemmo un anno fa su El Niño e i suoi effetti a catena a livello climatico su Europa e Italia, le chiedo: Con la Niña, cosa potrebbe accadere nel nostro Paese?
Come hai specificato tu nella domanda la Niña non avrà un impatto diretto in Italia, come non l'ha avuto El Niño. Tuttavia è possibile che la Niña possa diminuire la fase piovosa che ha interessato il Nord Italia e l'area centrale dell'Europa.
La Niña non avrà un impatto diretto in Italia
Mi spiego meglio, la scorsa Niña, che è durata fino al 2022, ha contribuito a portare meno precipitazioni su tutta l'Europa centro settentrionale, viceversa sono stati anni in cui al Sud è piovuto in modo adeguato. Questo perché con la Niña tipicamente nei mesi tardo autunnali si vengono formare anticicloni di blocco sul Nord ovest d'Europa. La conseguenza è che vengano poi bloccate le prerturbazioni atlantiche.
La Niña può invertire le precipitazioni, più al Sud e meno al Nord Italia
El Niño, invece, ha spezzato questo dominio anticiclonico. Infatti da quando c'è El Niño, il Sud Italia, e in particolar modo la Sicilia, patisce condizioni di siccità. Dall'estate 2023 a oggi, maggio 2024 ha piovuto molto più del normale.
Dall'estate 2023 a oggi, maggio 2024 ha piovuto molto più del normale.
Siamo passati da un periodo in cui non ha piovuto niente, cioè quello della Niña scorsa, alle alluvioni che hanno colpito l'Emilia Romagna e la Toscana.Adesso la nuova Niña potrebbe favorire, invece, maggiori precipitazioni al Centro-Sud, mentre potrebbe ridurle al Nord Italia.
Visto che potenzialmente potrebbe piovere meno al Nord Italia, la Niña potrebbe portare anche ondate di calore?
Per quanto riguarda l'estate che verrà, quindi del 2024 assolutamente no, anche perché come detto il fenomeno avrà i suoi primi impatti a partire dal prossimo autunno.
Questo però non vuol dire che l'estate non sarà calda, anzi. Continueremo ad avere temperature molto elevate e questo perché esistono altri fenomeni atmosferici che contribuiscono e inoltre gli stessi vengono acuiti dal riscaldamento globale di origine antropica. Sulla Niña si può parlare di un caldo anomalo maggiore solo a partire dal 2025.