Una proposta scellerata, impantanata in Commissione alla Camera, adesso trova nuova vita. Una scorciatoia creata ad hoc potrebbe portarla alla ribalta e sarebbero guai. Grazie all'approvazione del dl Agricoltura, la nuova legge sulla caccia sarà integrata al suo interno e così si darebbe la possibilità di sbloccare l'impasse politico iniziale. I problemi vengono adesso.
La nuova legge sulla caccia proposta dal leghista Francesco Bruzzone seguendo questo nuovo iter procedurale potrebbe essere approvata entro il 15 luglio 2024 e sarà considerata valida già a partire dalla prossima stagione venatoria che inizia nel mese di settembre.
L'annuncio arriva proprio da chi ha elaborato tale legge, ovvero Bruzzone, il quale tramite un video pubblicato sulla pagina Facebook ha spiegato proprio come è stato possibile sviare il blocco della Commissione alla Camera.
Si tratta sostanzialmente di una modifica alla legge nazionale sulla caccia che darebbe la possibilità ai cacciatori di sparare sempre e ovunque, senza più nessun limite. Infatti la legge propone l'eliminazione del limite di chiusura della stagione venatoria e questo comporterebbe anche di aprire la caccia sia nel mese di febbraio, sia nei mesi di migrazione pre-riproduttiva degli uccelli. Inoltre verrebbero cancellati anche i 2 giorni di silenzio venatorio settimanali ora presenti. Quindi sostanzialmente finirebbe la stagione della caccia, perché sarebbe valida 365 giorni all'anno.
Non finisce qui. La nuova legge darebbe la possibilità anche di utilizzare gli uccelli vivi in gabbia come richiamo per attirare le specie simili attraverso il loro canto e poi ucciderli. La mossa politica si infittisce anche su un altro aspetto di connessione alle operazioni pratiche che verrebbero convalidate. Mi spiego meglio. Con il dl Agricoltura approvato, i Carabinieri Forestali, e le autorità sottostanti antibracconaggio, passeranno sotto il controllo del Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida.