
Dopo molti mesi di chiusura dovuti alla pandemia, nelle scorse settimane ha riaperto i battenti il Parque Zoológico Nacional de Cuba, lo zoo nazionale di Cuba, una delle attrazioni più frequentate del paese. Quella che poteva sembrare una perdita per i turisti, è stata in realtà una grande fortuna per gli animali, comprese alcune specie in via di estinzione, che hanno approfittato della pace dello zoo durante il periodo del lockdown per riprodursi, senza il continuo disturbo da
“Nonostante la pandemia sia stata negativa per gli uomini, per gli zoo è stata un beneficio”, ha affermato la veterinaria dello zoo Rachel Ortiz. “In particolare, nel nostro parco sono nati oltre 10 cuccioli di specie ad alto valore, che sono a rischio di estinzione e che potrebbero in questo modo ristabilire la diversità biologica.”
Negli ormai due anni trascorsi dall’inizio della pandemia, Cuba ha imposto lockdown rigidi, limitando le attività di turismo interno. Così anche il Parque Zoológico Nacional, situato nella provincia di L’Avana, ha potuto riaprire ai visitatori solamente a ottobre. Nell’ultimo periodo, lo zoo, che ospita quasi 1500 esemplari di oltre 120 specie diverse, ha dato il benvenuto a cuccioli di tigre del Bengala, leopardo, zebra, giraffa, antilope, specie fortemente minacciate.
Il boom di nascite ha dimostrato ancora una volta come il benessere degli animali migliori in assenza di interferenze con l’uomo. Questo vale in particolar modo negli zoo, dove gli esemplari ospitati sono continuamente sottoposti allo stress causato da migliaia di visitatori, che inevitabilmente disturbano la vita degli animali.
“Senza il pubblico nelle aree espositive, gli animali sono stati più calmi”, continua la veterinaria Ortiz.
La gioia per la nascita dei cuccioli appartenenti a specie a rischio di estinzione dovrebbe spingerci a ripensare all’impatto delle nostre attività nei confronti del mondo animale, spesso reso puro oggetto di intrattenimento per l’uomo.