La pianta “autoclonante” che si estende per 200 km quadrati: cos’è e dove si trova

La Posidonia australis è una pianta marina tipica delle acque dell’Australia, dove si estende con una copertura vastissima di quasi 200 chilometri quadrati. La sua peculiarità però è la sua capacità di autoclonarsi, garantendosi così un modo efficace per adattarsi a qualsiasi condizioni ambientale in cui dovesse ritrovarsi.
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Kevin Ben Alì Zinati 8 Settembre 2024

Nelle profondità del mare di Shark Bay, nella zona occidentale dell’Australia, c’è una pianta marina unica e in qualche modo speciale.

Chiamata Posidonia australis, questa pianta ha stupito gli scienziati di tutto il mondo non solo per la sua impressionante estensione: considera che copre un’area di quasi 200 chilometri quadrati, numeri che le hanno conferito il titolo di  pianta più grande del mondo.

Soprattutto, ha attirato l’attenzione della scienza perché perché possiede la particolarissima capacità di autoclonarsi, garantendosi così un modo efficace per adattarsi a qualsiasi condizioni ambientale in cui dovesse ritrovarsi, sopravvivendo e prosperando per migliaia di anni. Nonostante tutto e tutti.

Che cos’è la Posidonia australis

La Posidonia australis è una pianta marina appartenente alla famiglia delle Posidoniaceae. È caratterizzata da lunghe foglie nastriformi che possono raggiungere una larghezza di 11-20 millimetri e una lunghezza anche di diversi metri. Riconosceresti le sue foglie per un colore verde brillante che, con il passare del tempo, può anche tendere al marrone.

Questa pianta cresce in dense praterie sottomarine che trovano proprio habitat perfetto in acque poco profonde (circa 15 metri) e, soprattutto, è monoica. Significa cioè che ogni esemplare di Posidonia australis possiede sia fiori maschili che femminili.

La riproduzione di questa pianta avviene principalmente attraverso l’impollinazione idrofila, dunque con la dispersione del polline nell’acqua. La posidonia australis però può anche riprodursi per via vegetativa, attraverso cioè la crescita di rizomi sotterranei che si estendono orizzontalmente e producono nuovi germogli.

In che senso è autoclonante?

È proprio per via di questo processo di clonazione vegetativa che la Posidonia australis viene definita autoclonante.

Questo fenomeno avviene tramite i rizomi, ovvero degli steli sotterranei che si estendono orizzontalmente sotto il fondale marino e producono nuovi germogli che emergono dal substrato e formano nuove piante, geneticamente identiche alla pianta madre d’origine.

È proprio processo di clonazione che permette alla Posidonia australis di espandersi in aree vastissime, coprendo superfici di molti km quadrati. Come ti accennavo all’inizio, scienziati hanno scoperto che la prateria di Posidonia australis a Shark Bay è composta da un unico clone diffusosi per circa 200 chilometri quadrati.

La clonazione vegetativa permette alla pianta quindi di mantenere una popolazione stabile anche in condizioni ambientali poco favorevoli, magari alterati dai cambiamenti climatici.

Dove si può trovare la Posidonia australis

La Posidonia australis è endemica delle acque meridionali dell'Australia. La puoi ritrovare lungo le coste dell'Australia occidentale, meridionale e orientale, in particolare nelle acque poco profonde e sabbiose.

La prateria più famosa e vasta di Posidonia australis è, appunto, quella che si trova a Shark Bay, una baia situata nella regione di Gascoyne, in Australia occidentale. Un sito che, per via della sua complessità e rarità rientra nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Fonte | Governo Australiano