La Scala dei Turchi diventa proprietà pubblica: cosa cambia ora

Un bene paesaggistico dal valore inestimabile diventa ufficialmente anche un bene pubblico. Il privato legittimo proprietario cede a titolo gratuito la Scala dei Turchi al Comune di Realmonte e adesso il prossimo passo sarà quello di farla diventare patrimonio dell’UNESCO.
Mattia Giangaspero 28 Settembre 2023

Dieci anni di contenziosi giudiziari, braccio di ferro, impasse, la Scala dei Turchi nell'Agrigentino diventa un bene di proprietà del Comune. La celebre scogliera di marna bianca, dalla giornata di ieri 27 settembre, cambia proprietà e diventa un bene pubblico. Con atto ufficiale, firmato davanti a un notaio di Porto Empedocle, il legittimo proprietario Ferdinando Sciabbarrà, ha donato la Scala dei Turchi al Comune di Realmonte. (Il nome deriva dai pirati Saraceni, che in maniera erronea venivano definiti "Turchi" dai locali).

"Presto lo stesso Comune ricorderà questo atto di generosità del mecenate agrigentino con una targa – spiega l’associazione ambientalista Mareamico – e poi si attiverà per costituire una fondazione per la gestione del bene, probabilmente in collaborazione con l’Ente Parco Valle dei Templi, con il Consorzio universitario di Agrigento e il Libero consorzio provinciale di Agrigento. Ovviamente continueremo la consueta attività di controllo del sito"

A chiarire poi i contorni della vicenda è il direttore del Parco della Valle dei templi, Roberto Sciarratta:

"La proposta di gestire il sito, attraverso un ingresso contingentato e controllato, che metta fine a un uso improprio della Scala dei Turchi è stata accolta favorevolmente dal Parco, in sinergia con l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato. Abbiamo subito preso in considerazione l’ipotesi di istituire un biglietto unico con un percorso congiunto di visita guidata da Villa Romana alla Scala dei Turchi.

L’idea è quella di offrire ai visitatori di tutto il mondo una parte considerevole delle bellezze di Agrigento attraverso un accordo che rispetti vincoli, limiti e possibilità. Non gestiremo in toto la Scala dei Turchi, ci occuperemo solamente dell’area demaniale (circa 1.800 metri quadrati) che è stata delimitata con decreto del dipartimento regionale dell’Ambiente (numero 35 del 23 gennaio 2021) confinante con il mare, che è quindi di demanio pubblico e non privato, affidata da luglio scorso, in concessione decennale al Comune, con possibilità di rinnovo per ulteriori dieci anni." – dichiara il direttore.

Ricordiamo anche che uno dei prossimi passi, che vedrà protagonista proprio la Scala dei Turchi visto il suo valore naturalistico, è quello di candidarsi a diventare patrimonio dell'UNESCO. 

"Questo – afferma l’assessore Scarpinato – significa rispetto delle norme, delle regole e ovviamente delle proprietà altrui, passando per la tutela, valorizzazione e fruizione dei nostri beni paesaggistici. L’iter dovrà consentire un uso ragionevole del sito, una messa in sicurezza dei luoghi, dei visitatori e dei lavoratori, in assoluta condivisione tra l’amministrazione comunale, il Parco e la Regione Siciliana, per ottenere l’utilizzo dell’area di grande interesse culturale e paesaggistico".