La storia di Jordan, il bambino di 5 anni nato senza la mano sinistra che ha recuperato l’arto grazie a una protesi robotica in stile Iron Man

Jordan, di 5 anni, era nato senza la mano sinistra ma oggi può godere di entrambi gli arti grazie a un’innovativa protesi bionica fatta su misura per lui e arricchita con le sembianze e i colori della tuta di Iron Man, il famoso supereroe della Marvel.
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Kevin Ben Alì Zinati 28 Maggio 2024
* ultima modifica il 28/05/2024

Iron Man esiste, vive a Long Island, l’isola che si affaccia sulla città di New York, ma non si chiama Tony Stark e non ha le sembianze dell'attore premio Oscar Robert Downey Jr.: il suo nome è Jordan e ha 5 anni.

Condita con un po’ di fantascienza e sorrisi, quella che sto per raccontarti è la storia – vera – di un ragazzo nato senza la mano sinistra che oggi, grazie a una tecnologia degna di un fumetto, può godere di entrambi gli arti grazie a un’innovativa protesi bionica fatta su misura per lui e con le sembianze, le effige e i colori della tuta del supereroe della Marvel.

Oggi Jordan è diventato il più giovane al mondo a ricevere una protesi bionica. È stata la mamma, Ashley Marotta, a raccontare la sua storia al New York Post, partendo da quel momento alla 20esima settimana di gravidanza in cui i medici le annunciarono che il suo bambino sarebbe nato senza un arto.

Il piccolo Jordan si era già messo alla prova con una protesi in passato ma le cose non erano andate nel verso giusto, c’erano stati dei problemi e non tutti i movimenti erano possibili.

Poi un giorno Ashley ha preso coraggio, ha contattato la Open Bionics di Bristol, un’azienda di robotica medicale specializzata da tempo nello sviluppo di protesi super tecnologiche, e ha spinto i suoi esperti a valutare se fosse stato possibile applicare a Jordan la protesi bionica Hero Arm.

Uuna volta confermata la sua idoneità (la statura e un QI adatto all’apprendimento del suo funzionamento), è iniziata la trasformazione in un supereroe.

Il dispositivo, forgiato sul modello della tuta di Iron Man, funziona con una batteria ricaricabile che offre un’autonomia di 14 ore ed è dotata di una serie di sofisticati sensori ed elettrodi in grado di rilevare le contrazioni muscolari e trasformarle in movimenti della mano.

Da quando ha ricevuto il braccio bionico e ha imparato ad usarlo, Jordan è stato in grado di afferrare le maniglie del suo suo mini scooter giocattolo e farci un giro. "È così entusiasta di usarlo e di poter controllare le dita e afferrare due oggetti adesso", ha raccontato Ashley, la mamma di un vero piccolo grande supereroe.

Fonte | Crestwoodday camp and school

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