I coralli potrebbero aver imparato a rispondere ai fenomeni di sbiancamento causati dall’aumento delle temperature degli oceani. L’ipotesi arriva da uno studio pubblicato su Current Biology. Con lo sbiancamento e la conseguente perdita di alghe, i coralli sarebbero in grado di alterare il colore dei propri pigmenti assumendo così una colorazione fluorescente: questo “sbiancamento colorato”, secondo i ricercatori, agirebbe in senso opposto fornendo uno strato protettivo contro la luce solare e incoraggiando le alghe a ripopolarli. Anche se la soluzione "vera" sarebbe migliorare la qualità delle acque e ridurre l’emissione dei gas serra contribuendo a contenere l’aumento delle temperature, il fenomeno potrebbe contribuire alla sopravvivenza delle barriere coralline.
Come ti abbiamo raccontato più volte, ogni anno i cambiamenti climatici causano diversi processi di sbiancamento dei coralli. In pratica l’eccessivo calore dell’acqua porta il corallo a separarsi dalle "sue" alghe che, attraverso la fotosintesi, lo riforniscono di energia. E la presenza di "scheletri" di calcare bianco dei coralli li fa apparire sbiancati. Senza alghe, i coralli muoiono devono affrontare un eccesso di luce solare e i loro scheletri bianchi la riflettono, il che provoca ulteriore stress responsabile, in molti casi, della diminuzione delle barriere coralline. Occasionalmente però, come scrivono i ricercatori, i coralli sbiancati diventano colorati grazie alla presenza di pigmenti simili a proteine fluorescenti verdi fotoprotettive.
Ciò che hanno scoperto è che questi colori “vivaci” funzionano come uno strato protettivo in sostituzione alla perdita delle loro alghe. È come se le cellule di corallo riuscissero a svolgere parte delle proprie funzioni vitali nonostante lo stress ambientale. Questo strato di protezione, oltre a funzionare da barriera contro l’eccessiva luce solare, è in grado, spiegano i ricercatori, di promuovere il ritorno delle alghe. Il corallo così potrebbe tornare a vivere la propria normalità. Ma si tratta di un fenomeno ancora tutto da capire e studiare e che, quindi, non può accontentarci. Anzi, la fragilità delle barriere coralline deve ricordarci ancora di più quanto sia importante contrastare il chiamate change e salvaguardare l'ambiente, i mari e tutti gli ecosistemi che li popolano.