La street art sfida l’inquinamento: ecco che cosa sono i murales antismog

Grazie a una innovativa vernice ideata da un’azienda italiana in grado di catturare le polveri sottili e depurare l’aria, le opere degli artisti di strada, oltre ad abbellire gli spazi urbani, acquistano anche una valenza ecologica. E a Roma si trova il murales mangia smog più grande d’Europa.
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Federico Turrisi 4 Settembre 2019

Altro che graffitari. Ormai la street art da fenomeno ai limiti della legalità è ormai diventata una delle forme di arte contemporanea più apprezzate al mondo, oltre ad aver acquisito una notorietà di primo livello. Ti dice qualcosa, per esempio, il nome di Bansky? E chi lo avrebbe mai detto che la street art potesse rivelarsi anche un alleato contro l'inquinamento atmosferico nei grandi centri urbani? Sì, hai capito bene. Alcuni dei murales in cui potresti imbatterti passeggiando per le vie della tua città hanno la capacità di assorbire le polveri sottili e depurare l'aria.

Tutto questo è permesso da una particolare tecnologia ideata da un'azienda italiana, la Advanced Materials, che ha messo a punto Airlite, una speciale vernice in grado di combattere non solo lo smog, ma anche muffe e batteri. Un'innovazione davvero utile, oltre che originale, per cercare di tamponare quanto meno il problema dell'inquinamento urbano. Problema che, come saprai, ha delle gravi ripercussioni sulla salute di tutti: secondo una recente ricerca scientifica, infatti, vivere in una città inquinata equivale a fumare un pacchetto di sigarette al giorno. Sei curioso allora di conoscere come funziona esattamente Airlite? Bene, scopriamolo insieme.

Come funziona la tecnologia Airlite

Airlite sfrutta il principio della fotocatalisi. Non staremo qui a spiegarlo nei dettagli. Il processo è simile a quello della fotosintesi clorofilliana con cui le piante assorbono l'anidride carbonica per produrre ossigeno. E come le piante Airlite sfrutta anche la luce solare.

In sostanza, si tratta di una vernice in polvere a cui viene aggiunta dell’acqua che contiene biossido di titanio in grado di attivarsi a contatto con la luce sia naturale sia artificiale; in questo modo le particelle inquinanti dei fumi di scarico, come gli ossidi di azoto e zolfo, il benzene e il monossido di carbonio. vengono catturate e trasformate attraverso una reazione chimica in innocue molecole di sale. Lo stesso vale per altri composti organici volatili e microrganismi come batteri, virus, funghi e muffe. L’effetto si estende inoltre all’ambiente circostante, portando a un notevole miglioramento della qualità dell’aria.

La vernice si può applicare sia sulle pareti esterne sia su quelle interne di un edificio. Secondo le stime dell'azienda che ha creato questo prodotto, 100 metri quadri dipinti con Airlite hanno lo stesso effetto di riduzione dell’inquinamento di un bosco della stessa superficie e consentono di compensare le emissioni medie prodotte da 18 automobili in un anno.

I principali murales antismog in Italia

Roma

Quello di via Porto Fluviale, nel quartiere Ostiense, è il murales antismog più grande non solo d'Italia, ma dell'intera Europa. Occupa infatti una superficie di un chilometro quadrato, sulla facciata di un palazzo residenziale. Si chiama Hunting Pollution, che potremmo tradurre "a caccia di inquinamento", ed è opera dello street artist milanese Federico Massa, in arte Iena Cruz. Sul murales è raffigurato un airone tricolore, specie a rischio di estinzione, appoggiato su un barile di petrolio, mentre caccia la sua preda in un mare inquinato.

Milano

Orticanoodles è lo pseudonimo di due street artist, Walter Contipelli e Alessandra Montanari, molto noti in Italia e a livello internazionale. Loro sono i protagonisti di Or-me (Ortica Memoria), un'iniziativa che punta a rendere il quartiere periferico dell'Ortica un vero e proprio museo di street art dedicato alla storia del Novecento milanese. Nell'ambito di questo progetto e in occasione dell'adunata nazionale degli alpini, che quest'anno (e precisamente lo scorso maggio) si è tenuta proprio nel capoluogo lombardo, hanno realizzato con pittura Airlite un murales celebrativo del corpo militare.

È decisamente meno maestoso di quello di Roma, ma anche Milano a breve avrà il suo maxi-murales mangia smog. Sempre l'artista Iena Cruz, infatti, ha annunciato di volere regalarne uno alla città. Fino al 15 settembre è possibile candidare anche il muro del proprio condominio.

Padova

Lo scorso giugno 20 grandi muri periferici di Padova e Abano Terme, in Veneto, sono stati messi a disposizione di 16 artisti internazionali per la prima edizione di Super Walls, la biennale di street art all'insegna dell'ecosostenibilità e della lotta contro l'inquinamento. Tutte le opere sono state infatti realizzate con la vernice Airlite. Insomma, abbellire e riqualificare gli spazi urbani non ha mai fatto così bene alla qualità dell'aria che respiriamo ogni giorno.