![](https://static.ohga.it/wp-content/uploads/sites/24/2024/04/pianta-ragno.jpeg)
La Via Appia è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dell’Unesco. La decisione di inserire la storica arteria viaria romana, la cui realizzazione venne avviata nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco, si deve agli esperti del Comitato del Patrimonio Mondiale, riuniti a New Delhi in occasione della 46esima sessione di valutazione delle nuove proposte di iscrizione. E con questo riconoscimento, l’Italia arriva a quota 60 ed è il Paese con il più alto numero al mondo di bellezze riconosciute, seguita da Cina, Germania, Francia e Spagna.
La Via Appia è una strada che è stata tracciata per esigenze militari dal censore Appio Claudio nel 321 a. C. per collegare Roma a Capua e poi essere prolungata fino alle città di Benevento, Venosa, Taranto e Brindisi. Nel tempo, è diventa una grande via comunicazione commerciale e di primarie trasmissioni culturali, in quanto concepita fin dall’inizio come via pubblica, percorribile gratuitamente da tutti perché realizzata su terreni espropriati allo scopo dallo Stato romano. Il sito Patrimonio Mondiale comprende anche la variante al tracciato originale, fatta costruire da Traiano nel 109 d.C.
La Via Appia Regina Viarum, come anticipato, è ed è stata una via di comunicazione, ma è anche la testimonianza di una tradizione culturale e di una civiltà. È un modello per la viabilità dell’epoca, che ha contribuito alla diffusione della civiltà urbana e all’unificazione culturale di tutte le genti del mondo romano. Inoltre, è stata la prima delle grandi strade che attraversavano l’impero, costruita con tecniche ingegneristiche innovative. Se questo non dovesse bastare, i primi 20 km sono caratterizzati da famosissimi monumenti, che costituiscono uno dei tratti dell’itinerario più celebrati nell’arte attraverso i secoli.
La candidatura è stata presentata dal Ministero della Cultura a marzo 2022, ma per decisione dell’Icomos, il Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti, è rimasto escluso il tratto che si snoda nella Pianura Pontina, da Cisterna di Latina a Terracina. Diventata oggi Patrimonio dell’Umanità Unesco, accede ora ai programmi di tutela e conservazione dell'organizzazione della Nazione Unite.
Per chi vuole conoscere meglio la storia di una delle arterie più importanti d’Italia, fino al 13 ottobre 2024, al Casale di Santa Maria Nova al Parco Archeologico dell’Appia Antica a Roma resta aperta la mostra L’Appia è moderna.