
Venezia resta asciutta. L’alta marea delle ultime ore non ha invaso le sue strade e case e negozi sono rimasti asciutti. Merito del Mose che ieri sera (lunedì 1 novembre) è stato sollevato per difendere la città da oltre 133 centimetri di acqua.
In diverse parti del Nord Italia potresti aver assistito a un weekend non proprio all’insegna del bel tempo. Anche in Veneto il meteo non è stato sempre clemente e anzi ha regalato spesso pioggia e vento.
Le sue raffiche sono arrivate a toccare addirittura i 70 chilometri all’ora e, insieme alle abbondanti precipitazioni, hanno portato la marea a raggiungere misure di colmo preoccupanti: 123 centimetri alla piattaforma del Cnr, 133 nella zona di Malamocco e ben 139 centimetri alla diga del Lido.
Per la prima volta in questa stagione fredda quindi il sistema di dighe mobili è stato attivato mentre l’anno scorso era entrato in funzione in oltre venti occasioni. Le barriere sono state alzate in tutte e 4 le bocche di porto a partire dalle 17 di lunedì.
Tutta la città è rimasta salva, o quasi. Al Tg o sui social potresti infatti aver visto immagini che ritraevano piazza San Marco e la Basilica ragnate da un bel po’ d’acqua. Come ha spiegato Repubblica, però, l’allgame sto non sarebbe da imputare a un mal funzionamento del Mose quanto piuttosto ai molti tombini ostruiti che hanno impedito il deflusso della pioggia.
Che succederà nelle prossime ore? Nella notte tra lunedì e martedì le dighe sono state abbassate e gli esperti stanno valutando se rialzarle in serata quando, intorno alle 21, dovrebbe arrivare un nuovo picco di quasi 115 centimetri.
Le previsioni, infatti, non sono delle migliori e mostrano che l’acqua alta potrebbe continuare a minacciare Venezia per tutta la settimana. Con il cambiamento climatico che incombe, la situazione come sai è destinata solo a peggiorare anche per la Laguna.
Oggi le autorità si riuniranno per decidere se alzare nuovamente le barriere a protezione della città oppure no.