L’addio alla plastica di Recyclage: il locale in cui ogni cosa ha una seconda vita

Un enorme locale ricavato da un vecchio capannone il cui proprietario, Luigi, desidera trasformare in un vero e proprio luogo di incontro. Tutto nel pieno rispetto dell’ambiente.
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Sara Del Dot 22 Giugno 2019

È di una spontaneità sorprendente Luigi Lecchi, quando si parla del suo locale. Un luogo che vorrebbe trasformare in un vero e proprio punto di riferimento per le persone che vogliono riscoprire il piacere dell’incontro. Tutto questo, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Ha iniziato cinque anni fa dal bar, e poi anno dopo anno ha aggiunto sempre più pezzi. Oggi il Recyclage Cafè è un locale di circa 1200 metri quadri all’interno di un vecchio capannone, in cui condivide lo spazio con un ristorante, un barbiere, un tatuatore e un noleggio di biciclette elettriche chiamato "il biciclettaio matto". Un luogo a cui Luigi ha restituito un’identità e nuova energia, energia che ogni giorno cerca di rinnovare. Sempre tenendo presente il proprio impatto sul Pianeta. Luigi, infatti, ha sempre avuto un animo green. Da tempo ormai stava eliminando la plastica dal proprio locale. Un mese fa, il colpo finale. Recyclage è diventato un locale plastic free.

"Ho iniziato tempo fa con le cannucce, poi sono passato alle bottigliette. Quindi ho messo a disposizione dei distributori d’acqua all’interno del locale, da cui tutti possono attingere. Se desiderano il bicchiere d’acqua se lo prendono, se invece hanno bisogno della bottiglietta offro al suo posto una borraccia di alluminio a costo irrisorio che poi possono tenere con sé.”

Una scelta che si inserisce perfettamente in un percorso di consapevolezza di quanto, al mondo, siano necessarie scelte di questo genere.

“Ho fatto un rapido conto. Solo il mio bar, con le casse di bottigliette d’acqua che acquisto e vendo in una settimana, produce una quantità di plastica incredibile. Ed è solo un locale. Pensa a quanta plastica viene prodotta ogni giorno negli esercizi come il mio. Per me è un piccolo sforzo che non cambia la vita, per l’ambiente è tantissimo. Io voglio fare il possibile, sempre a seconda delle mie possibilità.”

E non è l’unica azione eco-friendly che Luigi ha messo in pratica. Infatti, la sua impronta ecologica è evidente in tutto quello che fa. A cominciare dal nome, Recyclage. Che, come avrai intuito, si riferisce al fatto che, qui, ogni cosa è riciclata.

“Io uso solo materiali vecchi, come ad esempio i classici mobili della nonna. Li prendo, li pitturo, alcuni li incemento, li dipingo a pois, a righe.. Insomma, ci inventiamo sempre qualcosa. Infatti, nel locale abbiamo biciclette appese alle pareti, bancali, sedie del cinema, tavoli e credenze, tutto ripristinato da vetrai, fabbri, falegnami.”

Una passione per la seconda vita che Luigi asseconda sempre.

“A me piace molto andare in Grecia, anche perché loro riciclano tutto. Con un vecchio retino riescono a creare una luce. Molte idee le ho prese proprio da loro.”

E non si ferma qui. L’impronta ecologica dell’attività di Luigi coinvolge proprio tutto.

“Cerco di riscaldare il mio locale quasi totalmente con le mie cinque stufe a pellet. Ovviamente essendo molto grande, spesso devo attingere un po’ al riscaldamento a gas, ma per quanto posso utilizzo il metodo più ecologico. Inoltre, ho un piccolo orto proprio all’ingresso del locale in cui coltivo le erbe aromatiche, rosmarino, basilico, erba cipollina…”

Un luogo attivo a 360 gradi, in cui a vecchi mobili e oggetti viene ridata la vita. La stessa vita che Luigi vorrebbe tornasse a scorrere fuori dai cellulari per finire negli incontri tra le persone.

“Mi piacerebbe che la gente venisse qui per incontrarsi, per chiacchierare, magari a farsi un tatuaggio, magari approfittandone per farsi la barba e poi dedicarsi all’aperitivo. Vorrei che le persone, invece di trascorrere un fine settimana al centro commerciale, venissero qui e ritrovassero il piacere di stare davvero in compagnia. Ecco, vorrei che il mio locale diventasse questo. Un vero, autentico ritrovo.”