
Nonostante la maggior parte delle attività siano ferme nel mondo, c'è purtroppo chi continua a non rispettare l'ambiente. In Amazzonia, infatti, la deforestazione continua a fare il suo corso: a certificare la situazione è una ricerca diffusa dal National Institute of Space Research che mostra come nei primi 4 mesi del 2020 la distruzione del polmone verde brasiliano sia addirittura aumentata del 55% rispetto all'anno precedente.
In questo 2020 l'Amazzonia sta continuando a soffrire in maniera ininterrotta: ti avevamo già spiegato degli incendi che in questi primi mesi dell'anno la stanno interessando senza sosta e quali siano i danni causati da queste attività. Di sicuro l'emergenza sanitaria ha limitato i controlli sul territorio favorendo le operazioni di distruzione di un patrimonio naturale fondamentale per l'intero pianeta. Basti pensare che nel solo mese di marzo del 2020 sono stati bruciati 520 chilometri quadrati di alberi: enormi danni per l'intero ecosistema e quindi anche per gli animali che vivono nelle foreste.
Un vero e proprio dramma avviene sotto i tuoi occhi, ma sarebbe ora di smuovere le acque e intervenire in maniera decisa. Uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Medicine parla delle foreste ormai distrutte, così come dell'habitat naturale di tantissimi esemplari che, mai come ora, rischia di sparire dalla faccia della terra.
L'Amazzonia è la più grande foresta pluviale tropicale al mondo, un polmone verde fondamentale per l'aria che respiri. Secondo i dati forniti dalla ricerca rispetto ad aprile del 2019 la deforestazione è aumentata del 64% nell'aprile 2020.
La Human Rights Watch Brasil, contraria a ciò che sta accadendo nel Paese, ha chiesto al presidente Jair Bolsonaro di avviare politiche forti per aiutare i tanti ambientalisti che ogni giorno combattono contro chi vuol distruggere l'Amazzonia, anche a costo della loro stessa vita. Secondo l'organizzazione non governativa internazionale, che si occupa della difesa dei diritti umani, "i criminali stanno continuando a minacciare le popolazioni indigene, gli abitanti della foresta e a distruggere l'Amazzonia senza alcuno scrupolo".