
Al posto di una lussureggiante foresta pluviale, un'immensa savana: è questo il destino dell'Amazzonia? Se così fosse, sarebbe una tragedia. Perché diremmo addio a uno dei più preziosi tesori di biodiversità e non faremmo altro che aggravare la crisi climatica: come è risaputo, le grandi foreste tropicali danno un enorme contributo nella cattura e nello stoccaggio di anidride carbonica. Eppure, in un futuro neanche troppo lontano, la foresta pluviale più grande del mondo potrebbe raggiungere un punto di non ritorno, e l'incubo potrebbe diventare realtà.
A dirlo è un nuovo studio apparso sulla rivista scientifica Environment – Science and Policy for Sustainable Development e firmato da Robert Troovey Walker, docente di geologia presso l'Università della Florida (negli Stati Uniti), il quale indica anche una data: il 2064. Entro 44 anni, dunque, gran parte dell'Amazzonia potrebbe diventare una distesa arida con vegetazione arbustiva; e da lì non si riuscirebbe più a tornare indietro, o meglio a ripristinare l'ecosistema precedente.
Di chi è la colpa? Ma naturalmente dell'uomo. L'attività di disboscamento e gli incendi appiccati per fare spazio ai pascoli per il bestiame e alle monocolture (per lo più di soia), in aggiunta all'allungamento della stagione secca per effetto del cambiamento climatico (causato a sua volta dalla sempre più elevata concentrazione di gas a effetto serra), stanno peggiorando irrimediabilmente lo stato di salute della foresta amazzonica.
Non è la prima volta che gli esperti ci avvertono del rischio che stiamo correndo, e già qualche mese fa ti avevamo spiegato nel dettaglio quali sono le conseguenze disastrose del circolo vizioso siccità-deforestazione. Per evitare il peggio è indispensabile allora porre un freno alla deforestazione, preservare gli ecosistemi e ridurre drasticamente le emissioni di gas climalteranti a livello globale. Sono questi i cardini su cui dovrebbe poggiarsi l'azione politica per dirsi veramente green, parola sulla bocca di tutti che troppo spesso, però, rimane solo sulla carta.
Fonte | "Collision Course: Development Pushes Amazonia Toward Its Tipping Point", pubblicato su Environment: Science and Policy for Sustainable Development il 23 dicembre 2020.