L’appello di oltre 200 riviste mediche: “La crisi climatica è la più grave minaccia alla salute globale. Bisogna agire subito”

L’editoriale è apparso su 233 riviste scientifiche internazionali, tra cui British Medical Journal, Lancet e New England Journal of Medicine. Mancano poche settimane alla Cop26 di Glasgow, e gli scienziati chiedono ai leader mondiali di intraprendere azioni urgenti per contenere il riscaldamento globale sotto 1,5°C.
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Federico Turrisi 6 Settembre 2021

Intraprendere azioni di emergenza per trasformare le società e limitare i cambiamenti climatici, ripristinare la biodiversità e proteggere così la salute. L'invito, rivolto ai potenti della Terra alla vigilia della 26esima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (la famosa Cop26, che si terrà a Glasgow, in Scozia, dal 1 al 12 novembre), non proviene da un manipolo di ambientalisti "radical chic", ma dalla comunità scientifica internazionale. Sono infatti 233 le riviste mediche e scientifiche – troviamo nomi autorevoli come The Lancet, New England Journal of Medicine , British Medical Journal, International Nursing Review, Chinese Science Bulletin, Medical Journal of Australia e tanti altri – che oggi hanno pubblicato un editoriale congiunto in cui si sottolinea l'urgenza di affrontare la crisi climatica.

Le parole degli scienziati sono molto chiare: il rispetto dell'Accordo di Parigi è anche una questione di salute pubblica. "Con un aumento globale di 1,5°C al di sopra della media preindustriale e la costante perdita di biodiversità – si legge nel documento – si rischiano danni catastrofici e irreversibili alla salute. Nonostante la necessaria preoccupazione del mondo per il Covid-19, non possiamo aspettare che passi la pandemia per ridurre rapidamente le emissioni. La più grande minaccia per la salute globale è il continuo fallimento dei leader mondiali nel mantenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto di 1,5°C e nel ripristinare gli spazi naturali".

Gli studiosi chiedono quindi una decisa inversione di rotta, ponendo anche enfasi sul concetto di giustizia climatica. "L’equità deve essere al centro della risposta globale. Le conseguenze della crisi ambientale ricadono in modo sproporzionato su quei Paesi e quelle comunità che hanno contribuito meno al problema e sono meno in grado di mitigare i danni. I Paesi ricchi devono agire più velocemente e fare di più per sostenere quelli che già soffrono a causa dell'innalzamento delle temperature". Anche questo appello, l'ennesimo lanciato dagli scienziati, è destinato a rimanere inascoltato? Quella climatica è un'emergenza, tale e quale a quella sanitaria che stiamo vivendo; è ora che i decisori politici ne prendano atto e agiscano di conseguenza.

Fonte | "Call for emergency action to limit global temperature increases, restore biodiversity, and protect health", pubblicato contemporaneamente sul British Medical Journal e su altre 232 riviste scientifiche il 6 settembre 2021.