Hai presente quelle regole che ormai tutti e tutte conoscono riguardo alla conservazione dei cibi? Non sono banali e inutili, ma servono per evitare gli sprechi e hanno quindi un senso ecologico. Per esempio, non bisogna tenere vicine patate e cipolle, che vanno tenute sempre in una dispensa molto asciutta, oppure le mele mature insieme ad altra frutta.
Anche il lavello della cucina rientra in questo discorso. Ci sono infatti alcune regole di organizzazione che dovresti seguire, perché sicuramente anche tu compi uno o più di questi errori.
Il motivo? Il sottolavello è un ambiente molto, molto umido e soggetto a germi e batteri, che proliferano in tutta tranquillità. Ecco dunque ciò che non devi conservare lì sotto.
Se conservi gli strofinacci usati sotto il lavello, sappi che aggiungi umidità all'umidità e che soprattutto rendi l'ambente ancora più appetibile per germi e batteri. Prima di riporli qui sotto, quindi, assicurati che siano completamente asciutti.
Per lo stesso motivo, dovresti sempre lasciare asciugare all'aria le spugne e le pezze che usi per i piatti prima di riporle sotto il lavello, evitando che diventino un luogo ideale per i microrganismi che oltre a depositarsi si moltiplicherebbero proprio grazie all'umidità.
Solitamente, farina, bicarbonato e sale (anche quello per la lavastoviglie) sono confezionati in scatole di cartone. Se non vuoi rischiare che la carta si inumidisca rompendo la confezione e sparpagliando l'ingrediente dappertutto, tienili in dispensa e non nell'armadietto sotto il lavello.
Magari lo fai sovrappensiero, ma tenere frullatori, tritatutto e altri piccoli elettrodomestici nell'armadietto che sta sotto al lavandino della cucina può essere comodo, sì, ma è soprattutto pericoloso. Di nuovo, il motivo è l'umidità che si forma in questo spazio in cui non mancano gocce, acqua e vapore.