Attraverso un incrocio di dati statistici forniti da Oxfam International e da Environmental Protection Agency degli Stati Uniti, si sono potute calcolare le emissioni di CO2, ma più nello specifico di tutti i gas serra, prodotti dai 12 miliardari più ricchi del mondo, per poi compararle con le emissioni energetiche annue prodotte dai singoli paesi e da "x" famiglie.

Quello che si evince è che i magnati presi in considerazione, come Bezos (Ceo di Amazon), Elon Musk (fondatore di Tesla, Ceo di twitter e di molte altre aziende), ma anche l'oligarca russo ed ex proprietario del Chelsea Abramovich e Bill Gates, emettono ogni anno quanto 2 milioni di case, o quanto 4,6 centrali elettriche a carbone.

Nello specifico si parla di 17milioni di CO2 e queste vengono prodotte rispettivamente dalle loro aziende e dai loro acquisti di lusso, che comprendono superyacht, jet privati, automobili, elicotteri e sontuose ville. Pensa che, secondo l'analisi , un superyacht tenuto in standby permanente genera circa 7.000 tonnellate di CO 2 all'anno.

“I miliardari generano quantità oscene di inquinamento da carbonio con i loro yacht e jet privati ​​– ma questo è sminuito dall’inquinamento causato dai loro investimenti”, ha affermato Alex Maitland, consulente per le politiche sulla disuguaglianza di Oxfam International.

“Attraverso le aziende che possiedono, i miliardari emettono un milione di volte più carbonio della persona media." conclude Maitland. 

La ricerca portata avanti in gran segreto è stata resa pubblica esclusivamente sul Guardian. Infatti proprio al giornale britannico è arrivata la prima e unica risposta da parte di uno dei miliardari presi in considerazione nel rapporto. Nessuno degli altri miliardari ha, quindi, fornito commenti sulla ricerca.

Un portavoce di Gates ha detto al Guardian di aver compiuto molti passi per ridurre il suo impatto personale sulle emissioni acquistando carburante sostenibile per l’aviazione per ridurre l’inquinamento dei suoi viaggi aerei, passando alle auto elettriche, utilizzando pannelli solari e acquistando compensazioni fornite attraverso tecnologie di rimozione del carbonio.