Le associazioni animaliste chiedono di fermare il commercio degli animali selvatici

Il commercio di animali selvatici è un pericolo per la salute di animali e cittadini. È ora di dire basta a questo scempio: a dichiararlo la Lav, insieme ad altre associazioni.
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Alessandro Artuso 16 Maggio 2020

Rispetto per gli animali che vanno protetti e tutelati dai possibili pericoli come i wet market, veri e propri mercati della morte dove molte specie selvatiche incontrano la morte in condizioni igieniche inesistenti e con terribili rischi per la salute delle persone. La Lav, insieme ad Animal Equality Italia, Essere Animali e alla Lega nazionale per la difesa del cane, ha scritto una lettera al Governo italiano e alla Commissione Europea per chiedere lo stop al commercio di animali esotici e il blocco dell'allevamento intensivo in tutta l'Europa.

Le richieste delle associazioni

Le associazioni hanno chiesto con forza di rispettare gli animali e salvaguardare la salute dei cittadini che nei wet market, di cui ti ho già parlato, è a rischio malattie di ogni genere. Ecco quali sono le richieste formulate:

  • Restrizione del commercio di animali selvatici in Europa;
  • Piano per definire la commercializzazione della fauna selvatica;
  • Riforma della PAC (Politica Agricola Comune) in modo che il denaro pubblico non sia più destinato agli allevamenti intensivi, ma sia piuttosto utilizzato per la riconversione delle attività;
  • Benessere degli animali e sostegno per la loro salute;
  • Sostegno agli agricoltori e ai ricercatori che si attivano per sviluppare le proteine vegetali.

I rischi

Secondo le associazioni, il 70% delle malattie infettive che colpiscono gli esseri umani ha origine animale. Fermare i wet market significherebbe ridurre il rischio di pandemia come quello che stai vivendo. Il periodo è molto difficile e quindi è bene conoscere cosa accade intorno a noi, senza dimenticare gli allevamenti intensivi che ospitano miliardi di animali, sottoposti a una vita difficile: il pericolo coinvolge tutti, nessuno escluso.