Le carote aiutano l’abbronzatura?

Le carote aiutano nell’abbronzatura? No, ma se ne mangi troppe possono far colorare di arancio la pelle per un accumulo di betacarotene nell’epidermide. L’abbronzata è data dalla produzione di melanina.
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Simone Gabrielli 26 Luglio 2023
* ultima modifica il 03/08/2023

Le carote fanno abbronzare? No, però possono farti diventare arancione come un Umpa Lumpa! Scherzi a parte adesso ti spiego il perché.

Le carote contengono betacarotene un pigmento rosso-arancio organico. I pigmenti svolgono numerose funzioni nelle piante come attirare insetti impollinatori o assorbire l'energia luminosa per permettere alle piante di realizzare la fotosintesi. Il betacarotene è abbondante in diversi tipi di frutta e verdura di colore giallo-arancio come melone, zucca, papaya e patate dolci, ma è presente anche in spinaci e cavoli dove il colore arancio è camuffato dalla presenza di clorofilla che colora tutto di verde.

È bene chiare che il betacarotene non ha nessuna relazione con l’abbronzatura. Ma sai cosa succede se per assurdo ti metti a mangiare una quantità eccessiva di carote? A parte una dieta sbilanciata che ti sconsiglio di fare, avviene una condizione fisicamente innocua che prende il nome di carotenodermia. Praticamente la pelle si colora di arancio per via dell’accumulo del betacarotene nell’epidermide.

Ma il betacarotene non serve solo a darti il colorito tipico da Umpa Lumpa ma è il precursore della vitamina A (in chimica una molecola si definisce precursore quando, in una reazione chimica, serve per la formazione di un’altra molecola) che svolge numerosi ruoli all’interno del tuo organismo: ha un’azione antiossidante, capace dunque di contrastare l’insorgenza dei radicali liberi, molecole molto reattive capaci di danneggiare il DNA delle cellule; mantiene sana la vista combinandosi con una proteina per formare la rodopsina, il pigmento che dà all'occhio la sensibilità alla luce (il primo segnale della mancanza di vitamina A è, infatti, la cecità notturna); mantiene l'integrità e il naturale funzionamento della pelle, supporta la crescita scheletrica ed interviene nella sintesi di alcuni ormoni.

Ma allora da cosa dipende l’abbronzatura? l’abbronzatura è determinata dalla melanina della nostra pelle. La melanina è un pigmento naturale prodotto da cellule chiamate melanociti in un processo chiamato melanogenesi. Come mai viene prodotta? L'eccessiva esposizione ai raggi UV provoca scottature ed altri danni diretti e indiretti al DNA delle nostre cellule che a lungo termine possono aumentare il rischio di cancro della pelle. Il nostro corpo non sta lì a farsi massacrare da questi raggi UV cerca in tutti i modi di proteggersi producendo melanina che funziona come degli occhiali da sole assorbendo parte degli UV impedendogli di entrare fin dentro le cellule.

Ricorda che per abbronzarsi bisogna sempre usare la crema protettiva è il modo migliore per proteggere la pelle senza conseguenze spiacevoli. Una sana ed equilibrata alimentazione può aiutarti a mantenere sana la pelle ma non esistono alimenti che ti fanno abbronzare o possono sostituire le creme protettive.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.