Le dieci proposte di Legambiente al governo per trasformare i rifiuti in opportunità

Un pacchetto di dieci proposte da inserire nell’agenda politica del Governo per incentivare e facilitare pratiche corrette di gestione di rifiuti e modelli di economia circolare. In occasione del convegno “La corsa a ostacoli dell’economia circolare in Italia”, Legambiente ha segnalato la necessità di investire di più in un tipo di economia che non può che portare benefici all’intero Paese, e che ha bisogno di una spinta maggiore.
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Sara Del Dot 7 Febbraio 2019

Senti sempre più spesso parlare di economia circolare, ma forse sei anche tu tra tutti quegli italiani che non sanno cosa sia. Con questo termine si intende il modello di gestione del rifiuto che produce oggetti senza bisogno di nuovi materiali. In questo modo si risparmia energia, evitando di aggiungere ulteriori rifiuti in discariche e termovalorizzatori.

In questo campo, l’Italia è sempre stata considerata sulla strada giusta. Su tutto il territorio nazionale, infatti, ci sono centinaia di aziende che si occupano esclusivamente (o quasi) di recupero virtuoso dei rifiuti. Imprese che hanno reso l’economia circolare un vero e proprio business e consentono allo Stato di risparmiare una somma consistente in termini di gestione degli scarti. Eppure, qualcosa sembra non funzionare ancora come dovrebbe. E non a causa di limiti tecnologici. Infatti, nonostante nel 2018 sia stato approvato il pacchetto europeo sull’economia circolare, in Italia infatti ci sono ben 55 milioni di tonnellate di rifiuti (33% del totale complessivamente prodotto in Italia) in attesa delle norme End of Waste (Eow) che ne dovrebbero facilitare la gestione e il riciclo. In pratica è la lentezza della burocrazia a ostacolare e rallentare l’adozione di una filiera praticamente priva di lati negativi, che porterebbe numerosi vantaggi se solo lo Stato scegliesse di investirci. L’economia circolare, infatti, produce posti di lavoro, riduce le emissioni e i costi di trasporto e smaltimento dei rifiuti, diminuisce la produzione di plastica e mette sul mercato oggetti resistenti ed eticamente realizzati. Che fare, quindi, per incentivarla?

Le dieci sfide

In occasione del convegno “La corsa a ostacoli dell’economia circolare in Italia” tenutosi a Roma il 6 febbraio 2019, l’associazione Legambiente ha lanciato una sfida al Governo e al Parlamento italiano, presentando un pacchetto di dieci proposte per trasformare i rifiuti da problema a risorsa.

  1. Approvare il prima possibile le norme End of Waste (Eow).
  2. Aumentare il numero degli impianti per il riciclo e l’uso dei rifiuti urbani e speciali, in modo da rendere le Regioni autosufficienti.
  3. Introdurre una tariffa puntuale e obbligatoria per ridurre e prevenire la produzione dei rifiuti con sistemi di raccolta a domicilio.
  4. Introdurre una nuova ecotassa sui rifiuti in discarica basata sui quantitativi pro capite di residuo secco smaltito.
  5. Istituire un mercato dei prodotti realizzati con le norme relative al Green Public Procurement (Gpp).
  6. Applicare i criteri ambientali minimi (Cam) nelle gare d’appalto.
  7. Rafforzare il sistema dei consorzi obbligatori.
  8. Aumentare i controlli su tutta la filiera dei rifiuti urbani e speciali per combattere concorrenza e traffici illeciti.
  9. Approvare il prima possibile il disegno di legge SalvAmare unificandolo con i contenuti del progetto di legge sul fishing for litter.
  10. Diminuire l’uso della plastica monouso nei supermercati.