Le forti alluvioni ad Auckland sono state il “più grande evento climatico” nella storia della Nuova Zelanda

Solo in queste ore la situazione in Nuova Zelanda inizia a normalizzarsi dopo giorni di piogge e inondazioni che hanno causato vittime in termini umani e ingenti danni alle strutture. È ora di prendere sul serio la crisi climatica.
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Roberto Russo 2 Febbraio 2023

A detta degli osservatori, le devastanti inondazioni dei giorni scorsi ad Auckland possono essere considerate come “il più grande evento climatico” nella storia della Nuova Zelanda. Per usare le parole del ministro dell'economia, Grant Robertson, si è trattato del “più grande evento non sismico” del Paese. La crisi climatica si manifesta ogni giorno sempre più e non la si può ignorare e nemmeno lavarsene le mani sostenendo che queste catastrofi accadono sempre in un'altra parte del mondo.

Cosa è successo ad Auckland

L'ultimo venerdì di gennaio è stato il giorno più piovoso mai registrato ad Auckland, la città più grande della Nuova Zelanda. Le forti piogge hanno innescato un processo a catena per cui le acque alluvionali hanno letteralmente spazzato strade e autostrade, provocando la morte di quattro persone. Gli edifici e le strade sono state devastate dal diluvio e, come conseguenza, scuole e attività commerciali sono rimaste chiuse. Si è dovuto chiudere anche l'aeroporto internazionale di Auckland, bloccando, così migliaia di viaggiatori interni ed esterni. Basti pensare che durante queste piogge l'acqua arrivava fino al petto delle persone, che hanno dovuto guadarle come fosse un fiume in piena. Alcuni hanno fatto ricorso ai kayak per mettersi in salvo.

Quando poi le acque si sono ritirate, lo spettacolo è stato desolante. Sono stati dichiarati inagibili 138 edifici e altri 542 sono pericolanti; frane e doline sono ancora una minaccia per le case; le auto danneggiate sono oltre 600. Non si contano, poi, alberi caduti, detriti e fango che invadono le strade. Alcuni tratti del sistema autostradale della città sono ancora allagati e diverse linee ferroviarie non sono operative.

Una tragedia annunciata?

I meteorologi avevano avvertito della probabilità di forti piogge ad Auckland prima del diluvio di venerdì, ma non si è potuto fare molto dinanzi alla spaventosa velocità e al volume delle precipitazioni: in alcune zone della città sono stati registrati 250 mm di pioggia.

Si potrebbe parlare di tempesta perfetta: un sistema di bassa pressione subtropicale in lento movimento sopra Auckland, infatti, ha scatenato le piogge torrenziali, intensificate dalle condizioni umide di La Niña e da un'ondata di calore marino che aveva già portato un'estate insolitamente calda e umida per la Nuova Zelanda.

Non è solo un danno economico

Ci si preoccupa, ora del danno economico: secondo gli economisti le inondazioni potrebbero contribuire a creare pressioni inflazionistiche nel Paese attraverso picchi di prezzo a breve termine per i prodotti freschi, gli affitti, i trasporti e l'edilizia. Lo scorso anno la Nuova Zelanda ha registrato un nuovo record di richieste di risarcimento legate a condizioni meteorologiche estreme.

Purtroppo non è solo una questione economica e finché non si comprenderà la portata della crisi climatica che stiamo vivendo e non ci si rimboccheranno le maniche per mettere in atto politiche veramente utili, staremo sempre qui a scrivere di questi eventi.

In apertura: foto di repertorio di una pioggia torrenziale