Le immagini shock di un macello nel Pavese, scariche elettriche e forconi sulle mucche: l’inchiesta di Essere Animali

Violenza, irregolarità, maltrattamento di animali e assenza di dispositivi di protezione individuale. L’indagine portata avanti da Essere Animali vuole denunciare come in un macello in provincia di Pavia le mucche vengano torturare ancor prima della macellazione.
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Mattia Giangaspero 30 Maggio 2024

Un'altra inchiesta, questa volta di Esseri Animali, che scopre come vivono le mucche all'interno dei macelli. Questa volta il racconto riguarda un macello del Pavese, dove gli animali vivono in condizioni crudeli, subiscono violenza e vige la piena irregolarità.

Esseri Animali con questa inchiesta ha voluto denunciare come chi si ritrova a lavorare all'interno di questo macello utilizzi metodi violenti e crudeli per maltrattare e domare delle povere mucche. Forconi, catene e cavi d'acciaio utilizzati per trainarle e poi… Alcune mucche vengono spinte a forza di scariche elettriche. Dalle immagini dell'inchiesta di Essere Animale si nota anche come chi compie questi atti di violenza e maltrattamento sugli animali, non indossa neanche le protezioni individuali, obbligatorie all'interno di un macello.

Adesso, su cinque di loro pendono capi d'accusa proprio sulla violenza gratuita che hanno fatto prima della macellazione delle mucche presenti nel macello Pavese.

Dall'indagine si può leggere che:

‘Con l’utilizzo di telecamere nascoste abbiamo raccolto le prove che mostrano lo scarico di almeno 144 mucche “a terra” provenienti da diversi allevamenti per la produzione di latte situati nel Nord Italia. Questi animali sono incapaci di reggersi sulle zampe a causa degli intensi ritmi di produzione a cui sono stati soggetti durante l’allevamento. Secondo il Regolamento n. 1/2005, per evitare di esporre gli animali a lesioni e/o a sofferenze inutili nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare gli animali non in grado di camminare autonomamente".

Essere Animali conclude poi: "La gravità dei fatti che abbiamo documentato è confermata dal decreto di citazione a giudizio dei cinque imputati, a processo per avere in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, cagionato per crudeltà o comunque senza necessità la morte nonché lesioni e sevizie ai bovini dell’impianto di macellazione”.

Credits: tutte le foto nell'articolo sono tratte dall'indagine di Essere Animali

Fonte | Essere Animali