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Le meduse in futuro puliranno i mari da tutti i rifiuti

Si tratta di un robot sottomarino grande quanto una medusa che riuscirà a pulire i mari dai rifiuti. È stato progettato dal Max Planck Institute di Stoccarda, vediamo insieme i dettagli.
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Mattia Giangaspero 2 Maggio 2023

Facciamo finta che stai visitando la barriera corallina e a un certo punto ti imbatti in una medusa… Una medusa che si mangia i rifiuti sul fondale del mare, cosa penseresti?

Un cambio di stile di vita della medusa? Un adattamento naturale? Ti fermo subito, non sarà niente di tutto questo. Se dovesse succedere una cosa simile sarà solo merito di alcuni ricercatori del Max Planck Institute di Stoccarda, che in questi mesi stanno sviluppando un robot dalle sembianze di una medusa che potrebbe aiutarci nel raccogliere tutti i rifiuti presenti in mare. Si tratta di un robot sottomarino, pulitore dei mari.

La medusa robot che pulisce i mari

Gli attuatori del robot medusa funzionano come muscoli artificiali che alimentano il suo movimento. I suoi cuscini d’aria, invece, servono a rendere stabile nei movimenti il robot, ma servono anche a renderlo impermeabile. In questo modo, l’alta tensione che attraversa gli attuatori non può entrare in contatto con l’acqua circostante.

Qual è il suo limite? L'alimentazione. Sì perchè l'alimentatore che fornisce impulsi elettrici, che a loro volta provocano la contrazione e l'espansione dei muscoli, è fisso e quindi necessita di cablaggio. Quindi per ogni robot medusa servirebbe un alimentazione fissa e questo per il momento potrebbe portare a una loro ridotta produzione. L'obiettivo adesso è creare nuovi pulitori del mare wireless così da evitare il problema a monte.

Quando una medusa nuota verso l’alto, può intrappolare oggetti lungo il suo percorso creando vortici attorno al suo corpo. Anche il nostro robot fa circolare l’acqua intorno a sé. Questa funzione è utile per raccogliere oggetti e trasportarli in superficie, dove possono essere successivamente riciclati”.

Il robot pulitore sottomarino del Max Planck Institute differisce da tutti gli altri mezzi meccanici prodotti, in quanto le sue dimensioni sono molto ridotte. Insomma è poco ingombrante e questo è una fortuna perchè è capace di muovere e intrappolare oggetti senza contatto fisico, rispettando questi ecosistemi molto fragili.  Ciascun robot può raggiungere una velocità di 6,1 cm/s. Inoltre, per spostarli è sufficiente una potenza di 100 mW.