Le metastasi del tumore sono così diffuse che devono sostituirle lo sterno: salva una donna di 61 anni

Le metastasi di un carcinoma mammaria erano così diffuse che si erano impossessate anche dello sterno, quella struttura ossea in mezzo al torace. Per salvare una paziente di 61 anni, i chirurghi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara hanno dovuto sostituirglielo con un intervento delicatissimo.
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Kevin Ben Alì Zinati 10 Giugno 2024
* ultima modifica il 10/06/2024

Le hanno sostituito l’intero sterno. Esatto: quella struttura ossea lunga e piatta situata in mezzo al torace che ha funzioni di protezione e di supporto respiratorio ed è caratterizzata da complicate articolazioni con cartilagini costali, clavicole e muscoli.

Le metastasi di un carcinoma alla mammella, tuttavia, non avevano lasciato scampo a Maria, nome di fantasia dietro cui si cela l’identità di una donna di 61 anni della provincia di Roma che nelle scorse ore è stata sottoposta a questo delicatissimo intervento presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

La sostituzione dello sterno era diventata inevitabile perché il tumore era refrattario ai trattamenti eseguiti, tra cui la radioterapia, e nel corso degli anni lo aveva di fatto deformato l’osso.

Così, una volta studiati e analizzati nel dettaglio la complessità del caso e i dati clinici della donna, o chirurghi ferraresi hanno creato un gruppo di lavoro multidisciplinare per decidere la strategia migliore per effettuare questo innovativo intervento.

L’idea era quella di utilizzare un tessuto osseo il più biologicamente compatibile possibile, fornito poi dalla Banca del Tessuto Muscoloscheletrico presente presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

Si trattava di un intervento estremamente delicato non solo per le difficoltà della fase demolitiva dell’intervento ma anche perché rimuovere lo sterno coinvolto dal tumore staccandolo dai grossi vasi e dal cuore comportava una serie dei rischi per la donna.

Il team di chirurghi e professionisti del Sant’Anna che ha portato a termine l’intervento sulla donna di 61 anni. Photo credit: Azienda Ospedaliero–Universitaria di Ferrara.

Così come la fase successiva, quella di ricostruzione, durante la quale i chirurghi avrebbero dovuto posizionare, adattare e fissare il nuovo osso ai vari segmenti costali e tessuti in modo da avere solidità ma nello stesso tempo mantenere un’elasticità idonea ai movimenti della gabbia toracica. Per riuscire a completare l’intervento, i medici hanno fatto ricorso a placche e viti in titanio e fascette.

L’intervento è andato per il verso giusto. La donna è stata ricoverata per 24 ore in Terapia Intensiva per poi proseguire la degenza nel reparto di Chirurgia Toracica. Da qui è iniziato un regolare decorso post operatorio durato 8 giorni, al termine dei quali è potuta tornare a casa.

Fonte | Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara

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