Le nuvole artificiali potrebbero essere una soluzione per il problema dello sbiancamento della Grande Barriera Corallina

La Grande Barriera Corallina in Australia sta soffrendo per colpa dell’inquinamento causato soprattutto dall’aumento delle temperature: l’effetto devastante è lo sbiancamento dei coralli.
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Alessandro Artuso 30 Aprile 2020

I mari continuano purtroppo a riscaldarsi e in Australia la Grande Barriera Corallina è gravemente a rischio a causa del fenomeno dello sbiancamento, ma una soluzione potrebbe arrivare con il sistema delle nuvole artificiali (cloud brightening). Il processo valuterebbe gli effetti dello sbiancamento, della cui erosione dei coralli ti avevamo già parlato, proteggendo così i coralli dal riscaldamento globale.

Durante l'esperimento in mare è stata utilizzata una turbina modificata che ha spruzzato milioni e milioni di cristalli di sale marino in acqua con l'obiettivo di raggiungere i bassifondi, mescolarsi con l'acqua e rendere più luminosa la barriera corallina grazie anche alla luce solare.

Lo sbiancamento della barriera corallina

Lo stesso Terry Hughes, professore all'ARC Centre of Excellence for Coral Reef Studies della James Cook University, sta spiegando i gravi problemi e le conseguenze di un tale cambiamento. I coralli, appartenenti alla specie degli Cnidaria, sono infatti un bene preziosissimo per l'intera Grande Barriera e offrono un patrimonio inestimabile sott'acqua con milioni di pesci che si mescolano nei meravigliosi colori del mare. La temperatura delle acque aumenta e così purtroppo il processo di degradazione prende il via mettendo a repentaglio la sopravvivenza dei coralli.

Oltre al riscaldamento globale vi è anche l'acidificazione degli oceani ed è proprio per questo che i coralli eliminano le alghe provocando il colore bianco (da qui la parola sbiancamento).