Le proprietà del cumino: la spezia che rende la tua cucina un po’ più esotica

Sicuramente ti sarà capitato di utilizzare il cumino per insaporire qualche piatto però, forse, non sapevi che la spezia sotto forma di polvere si ricava dai semi di una pianta erbacea chiamata Cuminum cyminum. Il cumino è tipico della tradizione nordafricana, messicana e spagnola ma in Italia è ancora poco diffuso. Eppure dovresti tenerlo in considerazione: il cumino possiede diverse proprie nutrizionali ed è un ottimo alleato per la tua salute.
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Kevin Ben Alì Zinati 23 Febbraio 2021
* ultima modifica il 31/03/2021

Se ti dico cumino, probabilmente nella tua mente si materializza subito l’immagine di una spezia con cui dare quel profumo esotico a una delle tue ricette. Forse però non sai che quello che utilizzi in cucina, in realtà, sono i semi di una pianta erbacea ridotti in polvere o in qualche caso utilizzati anche interi. Si tratta del Cuminum cyminum: una pianta tipica della zona del Mediterraneo molto utilizzata nella tradizione nordafricana e mediorientale e caratterizzata da importanti proprietà nutrizionali, curative, digestive e depurative.

La pianta 

Prima di diventare la spezia che utilizzi in cucina, il cumino è una pianta. Prende il nome scientifico di Cuminum cyminum ed è una pianta erbacea annuale che appartiene alla famiglia delle delle apiaceae, come già altre specie aromatiche come l’aneto, il finocchio selvatico e il coriandolo.

Il cumino è tipico della zona del bacino del Mediterraneo dove fin dai tempi antichi ne è stato fatto grande uso, così come in Asia. Si tratta di una pianta caratterizzata da un fusto sottile che può arrivare fino a 30 centimetri di altezza, da foglie lunghe e piccoli fiori di colore bianco o rosa.

Accanto al Cuminum cyminum esistono altre varietà di piante con cui spesso viene confuso il cumino. La più diffusa è il Carum carvi, che potresti anche aver sentito nominare come cumino dei prati: si tratta di una pianta simile al Cuminum cyminum anche se i suoi semi possiedono un colore più scuro e il sapore è meno piccante.

Potrebbe capitarti di confondere il “vero” cumino con il cosiddetto cumino nero, che deriva però da un’altra pianta, la Nigella sativa, ed è molto utilizzato in aromaterapia per rettare bronchiti e micosi oppure con i semi più lunghi e grigi del Bunium persicum, una pianta che vive solo in India e Iran.

Come ti ho accennato all’inizio, il cumino che conosci come spezia deriva dai semi della Cuminum cyminum che vengono tritati e pestati fino a farli diventare polvere anche se, in diverse tradizioni culinarie, vengono utilizzati anche interi.

Calorie e valori nutrizionali

Se consumassi una concentrazione di 100 grammi di semi di cumino avresti un apporto energetico di circa 375 calorie. Al suo interno troveresti:

  • 8,06 g di acqua
  • 17,81 g di proteine
  • 22,27 g di lipidi
  • 44,24 g di carboidrati
  • 2,25 g di zuccheri
  • 10,5 g di fibre
  • 1.270 UI di vitamina A 
  • 7,7 mg di vitamina C
  • 4,579 mg di niacina
  • 3,33 mg di vitamina E
  • 0,628 mg di tiamina
  • 0,435 mg di Vitamina B
  • 60,327 mg di riboflavina
  • 10 µg di folati
  • 5,4 µg di Vitamina K
  • 1.788 mg di potassio
  • 931 mg di calcio
  • 499 mg di fosforo
  • 366 mg di magnesio
  • 168 mg di sodio
  • 66,36 mg di ferro
  • 4,80 mg di zinco
  • 3,3 mg di manganese
  • 0,867 mg di rame

Il cumino, inoltre, è un’ottima fonte di beta-carotene, luteina/zeaxantina e di oli essenziali.

Proprietà e benefici 

Il cumino non ha solo molti utilizzi in cucina, possiede anche diverse proprietà nutrizionali importanti per il tuo organismo. I suoi semi ti possono garantire un apporto adeguato di vitamine e minerali, necessari per la salute generale del tuo corpo.

Come hai visto nel paragrafo precedente, il cumino è una buona fonte di potassio, che aiuta la tua salute cardiovascolare, di calcio e fosforo, molto utili per ossa e denti e anche di ferro e rame che, forse non sapevi, contribuiscono alla produzione dei globuli rossi.

Sono importanti anche le concentrazioni di manganese che, con i carotenoidi e le vitamine A, C ed E, contrasta lo stress ossidativo. La vitamina K, invece, favorisce la coagulazione del sangue mentre quelle del gruppo B, impattano positivamente sui processi metabolici.

Ma non è tutto. Perché il cumino è ricco di grassi buoni e fibre che aiutano la funzionalità intestinale, migliora la digestione e possiede proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie.

Può diventare un ingrediente importante anche per la salute femminile perché, grazie alle sue proprietà emmenagoghe, favorisce l’afflusso di sangue all'utero durante il ciclo mestruale. Viene anche consigliato per aumentare la produzione di latte nelle donne in allattamento; tuttavia, non ci sono prove scientifiche della sua efficacia come galattogogo.

Il cumino è noto anche come rimedio contro l’alitosi: masticare i suoi semi per qualche minuto può aiutarti ad eliminare l’alito cattivo.

Come usarlo in cucina

I semi di cumino interi o tritati e trasformati in polvere sono molto utilizzati in cucina come spezia. A causa del suo sapore amaro e pepato e un odore forte e dolciastro ti consiglio di sfruttarlo con attenzione e parsimonia per non rischiare di coprire tutti gli altri sapori del piatto.

Il cumino è una spezia tipica della cucina indiana e potresti ritrovare il suo sapore nel curry, ma li troveresti anche in altre tradizioni culinarie come quella nordafricana, messicana spagnola.

In Italia l'uso del cumino non è ancora molto diffuso. Te lo consiglio comunque per dare un gusto particolare alle verdure, formaggi ma anche ai legumi e alla carne.

Controindicazioni

Accanto alle numerose proprietà che ti ho descritto poca sopra, il cumino porta con sé anche alcune controindicazioni. In particolare, potrebbe ridurre i livelli di zuccheri all’interno del tuo sangue oppure potrebbe contribuire a rallentarne la coagulazione.

Fonte | Humanitas

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