Le proprietà della pitaya, il bellissimo frutto del drago: tutti i consigli per abbinarlo al meglio nelle tue ricette

È probabilmente uno dei frutti più suggestivi al mondo. La pitaya o dragon fruit sembra una palla infuocata, grazie alle sue colorazioni sgargianti, ma ha un sapore morbido e delicato. È un insieme di contrasti interessanti che lo rendono decorativo in cucina, ma anche prezioso per le sue proprietà benefiche.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Rorato 20 Marzo 2024
* ultima modifica il 09/04/2024

La pitaya o pitahaya è un frutto che cresce su un cactus rampicante chiamato hylocereus, che troverai nelle regioni tropicali di tutto il mondo. È esteticamente bellissimo, ma ha anche un sapore dolce e ottime proprietà nutritive. Conosciamo meglio insieme questa meraviglia della natura.

Cos'è la pitaya (o dragon fruit)

La pitaya è chiamato anche pera fragola o frutto del drago (dragon fruit). Il nome nasce proprio per il suo aspetto: assomiglia a un carciofo dai colori molto intensi, con "squame" appuntite attorno al suo corpo di forma ovale. E' così pittoresco da ricordare un po’ un drago. La pianta da cui proviene è in realtà un tipo di cactus del genere Hylocereus , che comprende circa 20 specie diverse. Originariamente popolare nel Sud-Est Asiatico e in America Latina, è ora coltivato e apprezzato in tutto il mondo.

Il frutto è disponibile in quattro varietà; tre hanno la pelle rosa, uno con la carne bianca, uno con la carne rossa e il terzo con la carne viola. La quarta varietà ha la buccia gialla con la polpa bianca. Tutti hanno minuscoli semi neri che sono commestibili, proprio come quelli dei kiwi. Il suo aspetto unico è molto decorativo, per questo motivo la pitaya spesso si usa per rendere più belli i piatti o per dare un tocco esotico ai cocktail.  Ha un sapore dolce, descritto come un incrocio tra kiwi e pera, o kiwi e anguria. La consistenza è un po' cremosa, infatti spesso si mangia con il cucchiaino, come se fosse un morbido sorbetto.

Come abbiamo anticipato, ne esistono almeno quattro varietà diverse. Per facilitare la tua scelta, lo possiamo classificare per genere Hylocereus, che raccoglie tre diverse specie di frutti del drago, e Selenicereus che ne ha una sola. Ogni specie, però, presenta diversi ibridi. Tuttavia, è molto più semplice distinguerlo in base al colore della pelle e della polpa.

  • Hylocereus undatus è la varietà più comune e ha la pelle rosa e la polpa bianca. È meno dolce delle altre e può essere venduta con nomi come Alice, Cosmic Charlie, David Bowie, Guyute, Harpua, LA Woman, Neitzel, Seoul Kitchen, Thomson e Vietnamese Jaina.
  • Hylocereus polyrhizus ha la buccia rosa con polpa rossa o rosa ed è spesso più grande e più dolce della varietà più comune. Cerca Bloody Mary, Red Jaina, Voodoo Child e Zamorano.
  • Hylocereus guatemalensis ha la buccia rosa brillante e la polpa viola. Originaria dell'America Latina, è commercializzata come American Beauty.
  • Selenicereus megalanthus è la varietà più piccola e dolce e ha la buccia gialla e la polpa bianca. Coltivata principalmente in Sud America, è il più difficile da trovare in quanto non è prodotto da grande distribuzione.

Benefici e caratteristiche nutrizionali della pitaya

Non è solo bello e buono, ma fa anche bene. La pitaya è ricca di sostanze nutritive e di antiossidanti pur essendo a basso contenuto di calorie. Tra gli antiossidanti presenti, c’è la betalaina, che aiuta a proteggere il colesterolo LDL "cattivo" dall'ossidazione o dal danneggiamento, gli idrossicinnamati, che svolgono attività antitumorale, e i flavonoidi, collegati a una migliore salute del cervello e a un ridotto rischio di malattie cardiache.

Ha un significativo livello di vitamina C può aiutare a combattere le malattie croniche e rafforzare il sistema immunitario, mentre è naturalmente privo di grassi e ricco di fibre. È  dunque un buon spuntino tra un pasto e l’altro.  La pitaya contiene probiotici, fondamentali per alimentare la flora batterica dell’intestino, ma anche per una pelle radiosa e compatta.

Può aumentare i tuoi livelli di ferro, nel caso fossi un po' anemico. Il ferro è importante per spostare l'ossigeno attraverso il tuo corpo e darti energia, e il frutto del drago ne contiene tracce di questo minerale, ma è l’elevato apporto di vitamina C che permette al tuo corpo di assorbirlo.

Come mangiare la pitaya o dragon fruit

Il frutto del drago viene mangiato principalmente crudo, servito tagliato a pezzi, frullato o aggiunto per aromatizzare l'acqua. Ma può anche essere grigliato, magari cotto su spiedini insieme a un altro frutto come l'ananas.

Per quanto duro possa sembrare il suo esterno, è facile da tagliare. Metti la pitaya su un tagliere o su un'altra superficie pulita. Taglia il frutto al centro con un coltello affilato e separalo in due sezioni. Rimuovi la polpa come faresti con un avocado.

 Ricette e abbinamenti

Ci sono tante fantastiche ricette con il frutto del drago, perché è un'ottima aggiunta ai frullati , alle ciotole di acai e ai ghiaccioli fatti in casa. Ha una consistenza simile a quella del kiwi e si può abbinare bene con:

  • Limone: prova ad aggiungere il frutto del drago a un bicchiere di limonata
  • Mango: funziona bene in un frullato
  • Fragole: prova a metterle insieme in una ciotola per la colazione
  • Latte: aggiungi un po' di pitaya per un frappè rinfrescante
  • Yogurt: per una consistenza più densa del frullato
  • Semi di Chia: usali per creare un budino sano e gustoso
  • Pancake: mescola la pitaya nella pastella o aggiungila come guarnizione

Frullato di Pitaya

Questo frullato assomiglia a una bowl di frutta e può essere un dessert, come un sostituto della colazione o di una merenda. Di seguito trovi gli ingredienti, ma nessuno ti vieta di personalizzare la ricetta con altra frutta esotica.

Ingredienti

  • 200 grammi di Pitaya surgelata o fresca, tagliata a pezzi
  • 1 banana
  • 50 grammi di ananas
  • 80 grammi di bosco misti congelati
  • 50 grammi di yogurt greco
  • 50 grammi di latte di mandorle
  • 1 cucchiaio di miele
  • Frutta fresca
  • muesli
  • noci assortite
  • Cocco grattugiato

Aggiungi la pitaya, la banana, l'ananas, i frutti di bosco, lo yogurt, il latte di mandorle e il miele nella caraffa di un frullatore ad alta velocità. Frulla finché non diventa liscio, poi dividi il composto in tre ciotole e completa con i tuoicondimenti preferiti.

Budino di chia al dragon fruit

Il budino al frutto del drago è un po' come un frullato, ma la consistenza è un po' più densa e simile a un budino.Il processo per realizzarlo, però, è  semplice e richiede solo 5 minuti.

Ingredienti

  • 1 frutto del drago
  • 250 mo  di latte di cocco
  • ¼ cucchiaino di estratto di vaniglia (o ½ cucchiaino di essenza di vaniglia)
  • 30 grammi di zucchero
  • 60 grammi di semi di chia

Sbucciare e tritare il frutto del drago, poi frullare tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo. Conservarlo in frigorifero per 1-3 ore o fino alla notte per solidificarlo. Guarnire e servire freddo.

Ghiaccioli al frutto del drago

I ghiaccioli Pitaya sono un dolcetto facile, veloce e rinfrescante senza latticini e senza glutine. Gli ingredienti includono frutto del drago/pitaya, lamponi, succo d'arancia, succo di lime, acqua di cocco e zucchero (opzionale).

  • 500 grammi di frutto del drago congelato o fresco
  • 150 grammi lamponi congelati o freschi
  • 2 arance, spremute
  • 1 lime, spremuto
  • 150 ml di acqua di cocco
  • 150 ml di zucchero o sciroppo di zucchero opzionale

Unisci tutti gli ingredienti nel frullatore fino a quando non saranno completamente miscelati. Se necessario, aggiungi altra acqua di cocco per ottenere la consistenza desiderata. Facoltativamente, puoi inserire fino a 150 grammi di zucchero per il livello di dolcezza desiderato. Versa il composto del frutto del drago nello stampo per ghiaccioli e inserisci i bastoncini di legno dei ghiaccioli (se non sono già compresi). Congela per 4-6 ore o fino a completo congelamento.

Fonte | Humanitas

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.