
Un frutto dato quasi per scontato che improvvisamente acquista valore in India e non solo. Quello che stai per conoscere è il jackfruit che riesce a resistere a varie condizioni climatiche e che da un po' di tempo viene preso in grande considerazione. In molti Paesi asiatici è crollata la richiesta di carne e anche per questo, oltre che per il suo sapore che la richiama, il jackfruit sta prendendo sempre più piede nel mercato.
Odore forte, con sapore dolce, è particolarmente presente in Asia e resiste alla siccità senza grossi bisogni di acqua per la sua coltivazione. La media del suo peso è di 5 chili, ma il giaca – si chiama anche così – cresce nei cortili indiani e per tantissimo tempo è stato un problema più che un beneficio: caduto dall'albero veniva lasciato a terra fino a marcire.
La sua polpa gialla, una volta maturata, può servire per succhi di frutta, gelati e anche patatine da sgranocchiare, ma c'è anche la possibilità di realizzarne una farina. Quando non è maturo gli chef lo tritano, lo fanno saltare in padella e lo consumano, seguendo una dieta vegana a base di cotolette di jackfruit e tante altre prelibatezze.
Con l'emergenza sanitaria, seguita dal blocco delle frontiere, il mercato delle verdureha favorito l'enorme richiesta di jackfruit (100 tonnellate al giorno e un fatturato di 19,8 milioni di dollari ogni anno).
Ti stupirà sapere che qualche settimana fa, nel villaggio di Edamulackal, in India, un uomo ha scoperto nel suo giardino il frutto gigante di oltre 50 chilogrammi di peso. Un singolo jackfruit da record che attualmente vale molto vista la grande richiesta.
Il jackfruit è un frutto esotico, difficilmente presente nei mercati d'Europa. La sua polpa ha proprietà antiossidanti ed è ricca di vitamine B1 e B6 che aiutano il sistema immunitario. Grande importanza anche per la pressione sanguigna è fonte di calcio, ferro, magnesio e potassio: ogni albero può produrre fino a 250 frutti ogni stagione.