L’energia rinnovabile a breve coprirà la metà di tutta la domanda elettrica annua italiana

Secondo Terna, che ogni mese produce il report sul consumo elettrico italiano, nel mese di agosto l’energia rinnovabile ha ricoperto il 43.7% di energia richiesta dal Paese. Un risultato incoraggiante che ci permette di proiettarci verso quota 50%
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Mattia Giangaspero 22 Settembre 2023

Un risultato mai visto fino a ora in Italia quello raggiunto dall'energia rinnovabile che secondo Terna per il mese di agosto ha coperto ben il 43,7% di tutta la domanda di elettricità del Paese. Siamo quindi molto vicino a quota 50% e questo può essere considerato ancor di più un traguardo se confrontato con gli anni passati. Nel 2022 infatti l'energia rinnovabile era stata in grado di ricoprire, e adesso possiamo dirlo, solamente il 36,9%. Quindi l'Italia in meno di un anno, visto che ci troviamo a commentare i dati fino ad agosto 2023, ha fatto un balzo positivo in avanti del 6%. 

Adesso vediamo nel dettaglio quali fonti di energia rinnovabile hanno permesso più di altri di raggiungere questo traguardo. A parlarne è stata Terna che con il suo report mensile sul mercato dell'elettricità italiana indica come la domanda elettrica italiana si sia ridotta nel mese di agosto dell'1,1%. Quindi ci sono stati anche meno consumi da parte di noi italiani, anche se di poco. Per quanto riguarda le fonti invece, sulla domanda totale che viene spartita in questo modo: 87,1% produzione nazionale e 12,9% energia importata, le produzioni di idroelettrica rinnovabile (al 34,7% nel mix di generazione rinnovabile) e di fotovoltaica (33,3%) sono state le più consistenti e centrali per il nostro Paese. Segue il contributo dell’eolico, delle biomasse e quindi della geotermia.

“Proseguono – spiega Terna in una nota stampa – il recupero della produzione da fonte idrica (+49,8%) e la crescita del fotovoltaico (+19,8%). In aumento anche la produzione da fonte eolica (+43,8%). In flessione la produzione da fonte termica (-20,5% con una variazione del -57,2% della produzione a carbone) e la geotermoelettrica (-3,7%)”.

Inoltre nei primi 8 mesi dell’anno, sottolinea Terna, “si osserva come l’effetto combinato della diminuzione del fabbisogno, dell’aumento dell’import e della crescita delle fonti rinnovabili abbia comportato una rilevante contrazione della produzione da fonte termica (-16,6%) con una conseguente riduzione dei consumi gas per produzione termoelettrica stimabile in circa 3,3 miliardi di standard metri cubi rispetto all’analogo periodo del 2022″.

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