
Sono 50 miliardi le api, fondamentali per l'intero ecosistema, a rischio per i continui cambiamenti climatici che minano le loro azioni quotidiane: a certificarlo è il monitoraggio pubblicato sul sito della Coldiretti.
L'ennesimo improvviso abbassamento delle temperature, in alcuni casi anche sotto lo zero, ha provocato gelate nei campi del Settentrione e del Meridione d'Italia: gravi danni per la salute degli animali, ma anche per l'agricoltura. Già ti avevo parlato di un inverno piuttosto caldo, il secondo dal 1800 ad oggi, con le gravi conseguenze per il letargo interrotto degli animali e per la coltivazione.
Secondo la Coldiretti il numero delle api a rischio è di 50 miliardi in Italia a causa del caldo e dell'improvviso arrivo del freddo a distanza di poco tempo. L'uscita dagli alveari, infatti, sta provocando la gravi problemi alla loro salute.
Sono diverse le cause che stanno causando problemi all'agricoltura e alla salute di alcuni animali maggiormente a rischio per i continui cambiamenti climatici.
"In Italia l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne".