Arriva una nuova scoperta che non ci fa ben speraree e anzi forse potrebbe togliere a molti anche delle certezze acquisite da tempo
Recenti studi condotti dall'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) hanno rivelato che l'inquinamento indoor può essere significativamente più elevato rispetto a quello presente in strada, quando esci fuori di casa, dall'ufficio o da un luogo in cui eri stato al chiuso. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante considerando che le persone trascorrono circa il 90% del loro tempo in ambienti chiusi.
Lo studio di ENEA che è stato anche ripubblicato da ScienceDirect, spiega che attraverso alcune metodologie di monitoraggio passivo e attivo dell'inquinamento si è potuto riscontrare che i livelli di inquinanti presenti nell'aria erano dalle due alle cinque volte superiori in un normale luogo. In alcuni casi, ma si tratta di eccezioni addirittura si raggiungevano livelli 100 volte superiori a quelli esterni.
Questo comporta senza alcun dubbi seri problemi nella quotidianità di tutti noi, visto che rischiamo di non sentirci al sicuro da sostanze come Pm10 e Pm2.5 neanche negli spazi chiusi. L'inquinamento indoor può causare quasi altrettanti decessi globali quanto l'inquinamento esterno, con circa 3,2 milioni di morti nel 2020. A dichiararlo fu un altro studio pubblicato su Nature.
Inoltre sull'inquinamento indoor non ci sono degli standard obbligatori da dover rispettare e neanche si può tenerlo sotto traccia. Sostanzialmente dipende da cosa è presente nell'ambiente x.
Per affrontare il problema dell'inquinamento indoor, è quindi essenziale adottare misure preventive e correttive. Tra queste, migliorare la ventilazione, utilizzare materiali da costruzione a basse emissioni e ridurre l'uso di prodotti chimici nocivi.
Fonte | Science