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L’Italia fa cambiare strategia all’Unione Europea, niente più protezione ai lupi: l’abbattimento diventa più facile

Il lupo potrebbe passare da una specie rigorosamente protetta a una specie protetta. La decisione arriva dopo la pressione di molti allevatori e agricoltori delle comunità rurali che vedono tutti i giorni perdere animali dal loro bestiame proprio a causa dei lupi. Vediamo cosa potrebbe cambiare.
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Mattia Giangaspero 29 Settembre 2024

Partiamo direttamente con quanto scritto all'interno del documento della Commissione Europea. La questione legata alla protezione dei lupi risaliva a dicembre 2023 e infatti il rapporto dell'UE ha in prima pagina la data del 23 dicembre 2023, ma solamente adesso, a settembre 2024, è stato definitivamente approvato dal Coreper, ovvero dal Comitato dei rappresentanti permanenti. Allo stato attuale manca solamente la conferma definitiva di tutti i ministri dell'Ambiente europei per farlo diventare legge. Ecco cosa pensa la Commissione Europea sulla protezione dei lupi:

"La Commissione presenta oggi una proposta di decisione del Consiglio volta ad adeguare lo stato di protezione del lupo nell'ambito della convenzione internazionale di Berna relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa, di cui l'UE e gli Stati membri sono parti. Lo stato di protezione del lupo si basa sui dati scientifici disponibili al momento dei negoziati della convenzione, risalenti al 1979. La Commissione ha pubblicato oggi anche un'analisi approfondita sullo stato del lupo nell'UE in cui propone di classificare la specie come "tutelata" anziché "rigorosamente tutelata". Ciò fa seguito all'annuncio del settembre 2023, in cui la Commissione, sulla base dei dati raccolti, si impegnava a decidere in merito a una proposta volta a modificare, se del caso, lo stato di protezione del lupo e ad aggiornare il quadro giuridico per aggiungere all'occorrenza ulteriore flessibilità".

Attraverso questo cambio di strategia non potrebbe essere più in vigore la Convenzione di Berna del 1979, la quale puntava a riconoscere il lupo come una specie protetta e possiamo dire sostanzialmente che ha funzionato visto che la popolazione dei lupi è cresciuta nel corso degli ultimi 20-30 anni al punto tale da essere diventata un problema per agricoltori e allevatori delle comunità rurali. Sono loro infatti i principali sostenitori della nuova legge in quanto riscontrano il fatto che molto spesso i lupi attaccano direttamente il gregge o il bestiame degli stessi allevatori, compromettendo l'attività.

Uno dei principali Paesi che sostiene questo cambio di strategia è l'Italia, la quale ha, appunto, sostenuto la proposta di ridurre il livello di protezione dei lupi, permettendo così una gestione più flessibile della specie.

In molti però credono che questa decisione dell'UE non debba essere ufficializzata. Infatti l'International Fund for Animal Welfare (IFAW) ha criticato la decisione, in quanto se fosse definitivamente resa ufficiale, la decisione europea di non considerare il lupo come specie protetta, potrebbe portare a un aumento degli abbattimenti degli stessi animali, da parte dell'uomo senza una giustificazione.