L'Italia è alle prese da anni con il calcolo dei danni dovuti ai fenomeni atmosferici, alle alluvioni, alle forti piogge che hanno colpito il centro Nord e, per ultimo al Ciclone Boris.

Bruxelles però ha comunicato ufficialmente che un primo giro economico d'aiuti è in procinto di arrivare.

Si tratta di soldi provenienti dal Fondo di solidarietà dell’Unione per far fronte alle conseguenze di sei calamità naturali del 2023 in Italia, Slovenia, Austria, Grecia e Francia.

Per quanto riguarda il nostro Paese, i soldi serviranno per aiutare l'Emilia Romagna e la Toscana a ricostruire dopo l'alluvione del maggio 2023. Il Fondo di solidarietà dell'UE (FSE) sarà mobilitato per un importo complessivo di 1,28 miliardi di euro. Una cifra record, di cui 446,64 milioni di euro per l'Italia: 378,83 milioni di euro per l'Emilia Romagna, di cui 94,71 milioni di anticipo, e 67,81 milioni di euro per la Toscana .

Le alluvioni hanno avuto un impatto devastante sull'economia italiana. Un'analisi della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ha stimato che le perdite economiche annuali dovute alle alluvioni potrebbero aumentare del 25% entro la fine del secolo, raggiungendo oltre 600 milioni di euro all'anno senza adeguate misure di adattamento. 

La stima però è una media e solo nel 2023 l'Emilia Romagna e la Toscana hanno dovuto far fronte a oltre 1 miliardo di perdite. A queste devono essere sommate anche le perdite dovute ai danni delle forti piogge del 2024. Totale? 2.8miliardi di euro che serviranno per ricostruire i territori colpiti.

Quello che servirebbe però (oltre al fondo europeo) è un programma strutturale che riesca a prevenire il dissesto idrogeologico di cui l'Italia soffre ogni anno e da troppo tempo.