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L’Italia perde migliaia di colture a causa degli incendi e della siccità, secondo Coldiretti

Circa 60mila: sono i numeri impietosi degli incendi e della siccità che hanno messo in ginocchio le colture del nostro Paese e, di conseguenza, gran parte del settore agricolo.
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Francesco Castagna 28 Agosto 2023

Sono allarmanti i numeri di quello che possiamo chiamare un vero e proprio disastro agricolo. Secondo Coldiretti dai dati Effis, in riferimento alle temperature da record registrate finora nel 2023, l'Italia avrebbe perso circa 60mila colture, se parliamo esclusivamente di quelle bruciate dagli incendi e messe a serio rischio dalla siccità. Un danno significativo per la filiera italiana di cui ne risentiranno i consumatori.

La pioggia attesa nelle ultime settimane di Agosto è arrivata, ma non come se l'aspettavano gli agricoltori. Per far sì che le colture continuino a crescere bene, l'acqua deve cadere in maniera regolare. Forti temporali o bombe d'acqua rovinano spesso i raccolti e non sono per niente utili al settore. "I terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua in eccesso", spiega Coldiretti, aggiungendo che si tratterebbe di una situazione "figlia del cambiamento climatico", che ha fatto da moltiplicatore degli eventi estremi.

Come già hanno fatto presente gli amministratori locali, anche Coldiretti chiede un'azione urgente con progetti di lungo periodo (invasi, pulizia dei canali, potenziamento delle infrastrutture). Il fine è il potenziamento delle risorse idriche per conservarle e usarle quando servono. In passato ti avevamo parlato del Piano Invasi proposto da Anbi e Coldiretti, una soluzione che ormai ha più di cinque anni ma che è ferma a meno del 10 per cento della sua realizzazione. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo aveva riproposto in campagna elettorale, ma durante tutto quest'anno ancora non è stato messo giù un cronoprogramma sull'argomento che, forse, verrà riaffrontato a settembre.

Intanto caldo e siccità hanno stravolto le attività dei contadini e delle aziende. La Coldiretti ha registrato nel 2023 un taglio del 10% di grano, del 14% di uva, fino al 63%. E ancora, sempre secondo l'associazione, numeri alla mano, il raccolto di miele sarebbe sceso del 70% rispetto al 2022 "mentre il grande caldo sta riducendo fino al 20% la produzione di latte nelle stalle".

Il danno è stimabile in un tesoretto perso che ammonta a circa sei miliardi di euro, cifre che pesano sul PIL nazionale. Esattamente un mese fa, il 28 luglio, il ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida aveva dichiarato fuori Montecitorio"stiamo seguendo insieme alla collega Musumeci e tutto il governo le vicende legate agli effetti devastanti delle situazioni che purtroppo a sud corrispondono a incendi e a un caldo comunque molto rilevante.".