L’Italia ritorna a finanziare la Carta Geologica per difendersi dagli eventi naturali

I lavori per il completamento della Carta Geologica del nostro Paese riprendono il via. Lo strumento è fondamentale per prevenire nuovi rischi geologici nelle aree più a rischio.
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Francesco Castagna 16 Marzo 2023

Ne avevamo parlato in occasione della sentenza sulle vittime del disastro di Rigopiano del 18 gennaio 2017: al nostro Paese manca ancora una mappa intera che indichi le particolarità geologiche e geomorfologiche dei territori italiani.

È quanto aveva segnalato l'ISPRA alle forze politiche e al governo nel 2022, quando aveva messo in guardia le istituzioni del rischio, "per assenza di nuovi finanziamenti, del completamento della Carta Geologica d’Italia e con essa la conoscenza del suolo e del sottosuolo nazionale, indispensabile per riuscire a contenere i disastri, mettere in sicurezza i territori e procedere ad un’idonea pianificazione urbanistica".

Si tratta per la precisione, come ti avevamo spiegato, del progetto CARG, avviato alla fine degli anni '80, oltre 30 anni fa. Un lavoro ambizioso portato avanti da ISPRA, in collaborazione con le Regioni, le Province autonome, le Università e il CNR, essenziale per "ricavare informazioni oggi più che mai preziose relativamente all’individuazione delle risorse idriche ed energetiche a quelle minerarie, dalla descrizione delle aree più idonee allo stoccaggio delle scorie radioattive o alla progettazione di infrastrutture sicure". La mappa è composta da 636 fogli geologici e geotematici alla scala 1:50.000 che compongono l’intero territorio nazionale.

Ora il governo ha deciso di dare nuovamente un sostegno economico a questo progetto, dopo circa 23 anni, dal 2000, che questo progetto non riceve più finanziamenti. "Non dobbiamo attendere emergenze come quelle di Ischia (il cui territorio per circa il 50% era considerato a pericolosità elevata per frane) per dotare il nostro Paese di strumenti di conoscenza profondi", ha detto Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, al Convegno "La cartografia geologica a servizio del paesaggio", organizzato dal Consiglio Nazionale Geologi, Fondazione Centro Studi del CNG, in collaborazione con Ispra.

Il completamento di questa mappa infatti è fondamentale per garantire una più completa conoscenza del territorio italiano, con il fine di mitigare il rischio legato a fenomeni idrogeologici anche estremi, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici in corso. Dal 2010 al 31 ottobre 2022, del resto, si sono verificati in Italia 1.503 eventi estremi, con 780 comuni colpiti e 279 vittime.

Marco Amanti di Ispra ha affermato che: "La Carta geologica d'Italia, appena rifinanziata, rappresenta uno strumento fondamentale per la conoscenza del territorio, ma anche per l'occupazione, la formazione e la specializzazione. Il progetto CARG coinvolgerà infatti nuovo personale e il mondo universitario".

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