L’Italia si scopre più green: oltre il 70% degli imballaggi viene riciclato

Oggi è la giornata mondiale del riciclo. Secondo le prime stime del Conai (Consorzio nazionale imballaggi) nel 2019 è stato avviato a riciclo il 71,2% dei rifiuti di imballaggio, ben al di sopra del target europeo fissato al 65% entro il 2025. A conferma del fatto che l’Italia sta ottenendo risultati positivi in questo campo.
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Federico Turrisi 18 Marzo 2020

Del nostro paese, non si sa bene per quale motivo, siamo abituati a mettere in luce maggiormente i difetti rispetto ai pregi. L'Italia invece vanta numerose eccellenze in diversi settori. Uno di questi è quello dei rifiuti. L'Italia è un paese "riciclone", lo avresti mai detto? Lo confermano le prime stime – il dato consolidato arriverà a giugno – del Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, relative al 2019, contenute in un comunicato stampa pubblicato in occasione della giornata mondiale del riciclo che cade proprio oggi 18 marzo.

In Italia è stato avviato a riciclo il 71,2% dei rifiuti di imballaggio, una quantità superiore a 9 milioni e mezzo di tonnellate di materiale. Un ottimo risultato, se consideri che l'Unione Europea ha fissato come obiettivo per il 2025 il raggiungimento del 65% per quanto riguarda il tasso di riciclo degli imballaggi.

In totale l’82,4% degli imballaggi immessi al consumo viene recuperato

Se osserviamo i numeri più nel dettaglio, vediamo che, secondo i calcoli realizzati dal Conai, in Italia sono state complessivamente avviate a riciclo 390 mila tonnellate di acciaio, 52 mila tonnellate di alluminio, 4,14 milioni di tonnellate di carta, quasi 3 milioni di tonnellate di legno, 1,79 milioni di plastica e 2,1 milioni di vetro. Se poi sommiamo i numeri del riciclo a quello del recupero energetico (ossia la percentuale di rifiuti che finiscono nei termovalorizzatori), la cifra totale sale a 11,49 tonnellate di materiale recuperato, ossia l’82,4% dell’immesso al consumo. in altre parole, tutti rifiuti sottratti alla discarica.

"La stima 2019 indica anche una crescita rispetto allo scorso anno, quando la percentuale di riciclo si è assestata al 69,7%", afferma il presidente di Conai Giorgio Quagliuolo. "Un segno che i risultati continuano a migliorare, anche alla luce del fatto che lo scorso anno l’immesso al consumo è cresciuto: dai 13 milioni e 267mila tonnellate del 2018 siamo passati a sfiorare i 13 milioni e mezzo. Una percentuale di riciclo più alta, insomma, nonostante sia cresciuto il quantitativo di imballaggi sul mercato. Non dimentichiamo però che ci sono ancora traguardi da raggiungere. Oltre al crollo del prezzo delle materie prime seconde, va risolto anche il problema della loro collocazione sul mercato: occorre incentivare l’uso di materia riciclata. Senza contare che la carenza di impianti, soprattutto in alcune regioni del Sud, rischia di essere un freno sia per la nostra attività sia per gli sforzi di imprese e cittadini".

L'economia circolare è il punto di partenza dal quale costruire un futuro più sostenibile e dobbiamo pertanto incrementare i nostri sforzi. Lo sa bene anche la Commissione Europea che di recente ha lanciato un nuovo piano d'azione per sostenere la riciclabilità e la riutilizzabilità dei prodotti. L'Italia da questo punto di vista può ritenersi a buon diritto un modello, avendo anche un know-how che ci invidiano perfino i paesi nordici, considerati più virtuosi.