L’Onu: “È iniziata l’era dell’ebollizione globale”

A parlare è stato direttamente il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, il quale ha lanciato un appello ai governi nazionali e internazionali per una immediata e radicale azione contro il cambiamento climatico.
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Mattia Giangaspero 28 Luglio 2023

Una nuova era e c'è chi la definisce quella del ‘‘territorio inesplorato" e chi "era dell'ebollizione globale". In entrambi casi non si tratta di un bel periodo, soprattutto per chi lo dovrà vivere e allora risuona forte un messaggio che ancora non è stato compreso, e non in parte ma del tutto, dai governi nazionali e internazionali.

Un messaggio che rilancia il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres:

"L'aria è irrespirabile e il caldo insopportabile. Il livello di profitti dei combustibili fossili e l'inazione climatica è inaccettabile. I leader devono fare i leader, basta con l'esitazione e le scuse. È ancona possibile limitare l'aumento della temperatura media globale a 1.5°C, ma soltanto con un'azione immediata e drammatica."

Il mutamento del clima "per gli scienziati è inequivocabile: gli umani sono responsabili", ha insistito Guterres, osservando che "l'unica sorpresa è la velocità del cambiamento". "Le conseguenze sono evidenti e tragiche: bambini travolti dalle piogge monsoniche, famiglie in fuga dalle fiamme, lavoratori svenuti per il caldo torrido".

Guterres, che presiederà il ‘Climate Ambition Summit' a New York a settembre, conclude il suo discorso di disappunto con quanto non fatto finora dai governi, provando anche a invitare tutti i Paesi più sviluppati a raggiungere la neutralità dal carbone il più vicino possibile al 2040. Invece per i Paesi dove si sta sviluppando l'economia, l'obiettivo è quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.