L’orsa DJ3, da 10 anni al Casteller, sarà trasferita in un centro nella Foresta Nera: i dubbi degli ambientalisti

Dopo le due recenti sentenze del Tar di Trento che ha sancito la libertà di JJ4 e la custodia di M57, è stata data comunicazione che l’orsa DJ3 verrà trasferita in un parco in Germania.
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Sara Del Dot 20 Aprile 2021

È rimasta nel contestato centro Casteller per ben 10 anni e ora sarà trasferita in un centro in Germania, precisamente nell’Alternativer Wolf- und Bärenpark Schwarzwald, il Parco alternativo della Foresta Nera per orsi e lupi.

Il destino di DJ3, l’orsa figlia di Daniza che era stata imprigionata al Casteller dieci anni fa per aver predato una pecora, è stato confermato appena qualche giorno fa durante una diretta streaming organizzata dalla Lav sul tema dei grandi carnivori, direttamente dal Generale dei Carabinieri del Cites Massimiliano Conti.

Presto, insomma, l’orsa verrà trasferita in questo luogo, che ha a disposizione un grande spazio esterno recintato. Non è comunque chiara la natura della scelta dello spostamento in un luogo sicuramente più naturale e confortevole di quello attuale, ma pur sempre di un’area di 10 ettari.

Gli attivisti della campagna #StopCasteller hanno subito divulgato la notizia ipotizzando che questa manovra possa essere un modo per “liberare” uno spazio all’interno del Casteller tenendo aperta la possibilità di eventuali altre catture.

L’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, ha dal canto suo scritto una lettera direttamente al ministro della Transizione ecologica per andare a fondo della questione. Nel testo della lettera, infatti, l’associazione ha domandato “Se gli spazi di cui DJ3 verrebbe a disporre siano maggiori o inferiori a quelli di cui già godeva nella triste, limitatissima struttura del Casteller prima dell'arrivo di altri due infelici orsi, M49 e M57. Dj3 catturata più di 10 anni fa, forse con la sola colpa di essere figlia di una madre irrequieta (orsa Daniza) ha un carattere schivo, elusivo, anzi timidissimo, avrà modo nella struttura nella Foresta Nera, che potremmo definire nella migliore delle ipotesi un parco faunistico, di godere dell'isolamento e del riserbo cui evidentemente necessita?”

E prosegue:

“Inoltre, vorremmo accertarci che questo trasferimento non finisca per favorire involontariamente o volontariamente l'infelice politica della Pat di rifiuto di convivenza con i plantigradi: vale a dire se lo svuotamento della cella del Casteller non rappresenti il prologo e la condizione necessaria per procedere ad ulteriori catture. Quelle "captivazioni" che abbiamo da subito e sempre deprecato, condannato, osteggiato attraverso l'azione pubblica e con le nostre iniziative legali presso la magistratura. È evidente che la fauna, patrimonio indisponibile dello Stato, non può diventare monopolio della Provincia autonoma di Trento: evidente alla luce della lunga serie di concatenati eventi di ostilità, e anche di violenza, nei confronti della popolazione ursina in Trentino.

Chiediamo da sempre che la Provincia autonoma di Trento non possa esercitare il potere su questi animali e che ogni competenza in materia venga da subito avocata dallo Stato: è quello che chiedono anche i cittadini italiani, perché la Pat non può esercitare poteri che non le spettano. Non possiamo dimenticare che sono state le stesse forze governative italiane, nella persona del Ministro dell'ambiente, ad inviare nel settembre scorso i carabinieri Cites al Casteller, per un sopralluogo per constatare le condizioni di detenzione e lo stato psico-fisico dei tre orsi rinchiusi. Come non dimentichiamo che da quel sopralluogo è scaturito un verbale circostanziato ed allarmante, tanto che cittadini comuni e associazioni depositarono opportune e necessarie denunce in Procura della Repubblica di Trento, e rispetto alle quali, fiduciosi, aspettiamo ancora la parola della Magistratura”.

Ricordiamo che questa decisione arriva in seguito alle due sentenze del Tar di Trento nelle quali è stata espressa la decisione di lasciare libera la mamma orsa JJ4, scontratasi l’anno scorso con due cacciatori mentre era con i suoi cuccioli, e al tempo stesso tenere in custodia M57, l’esemplare che aveva ferito un Carabiniere ad Andalo. Ora si aspetta di capire quali possano essere le intenzioni in seguito allo spostamento di DJ3, oltre a quale possa essere il suo destino nel nuovo recinto.