L’orsa Jj4 potrebbe essere trasferita all’estero: l’Ispra è favorevole

Nuovo punto a favore dell’orsa Gaia, attualmente rinchiusa e in attesa della sentenza del TAR sul suo futuro: grazie alla LAV e al parere favorevole dell’ISPRA potrebbe essere trasferita all’estero.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Roberto Russo 24 Aprile 2023

L'alternativa all'uccisione dell'orsa Jj4 c'è e ora è sempre più vicina: potrebbe essere trasferita in un rifugio all'estero. Ora anche anche l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) si è detta d'accordo con questa soluzione. L'Istituto ha infatti depositato il proprio parere favorevole presso il TAR di Trento, che è chiamato a prendere la decisione in merito. Come è noto il TAR si pronuncerà il prossimo 11 maggio.

Grazie all'operato della LAV, infatti, sono stati individuati due rifugi (uno in Germania: il Gnadenhof für Bären e l'altro in Giordania: Al Ma'wa for Nature and Wildlife) che sarebbero disposti ad accogliere l'orsa.

È della stessa idea anche il dottor Roberto Guadagnini, il veterinario che l'ha catturata, che in un'intervista, in accordo conil parere Ordine dei Veterinari della Provincia autonoma di Trento, ha detto chiaramente: Non si può praticare l’eutanasia perché si tratta di un’orsa in salute mentre l’eutanasia si fa quando l’orso è in sofferenza o ferito, incapace di alimentarsi, di vivere”.

Il punto sulla situazione

Come ha spiegato Massimo Vitturi, responsabile Area Selvatici della Lega AntiVivisezione: “Nei prossimi giorni ed entro i termini previsti, depositeremo tutta la documentazione tecnica necessaria ad attestare anche i requisiti di sicurezza delle due strutture così che il TAR possa assumere la sua decisione nella massima serenità anche alla luce dell’apertura dichiarata ieri dal ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin a soluzioni alternative alle uccisioni”.

Si coinvolga l’Europa con il mandato di implementare su tutto l’arco alpino un serio progetto di convivenza basato sulle migliori pratiche sviluppate in tutto il mondo nelle aree di presenza degli orsi di informazione e prevenzione.

Massimo Vitturi, responsabile Area Selvatici LAV

La LAV ha esteso il suo appello anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (“in quanto garante della Costituzione e dell’articolo 9 che assicura la tutela della biodiversità e degli animali”) e alla premier Giorgia Meloniaffinché Fugatti venga richiamato al suo ruolo che non è quello di sceriffo e affinché la gestione degli orsi – che è più grande di una provincia- torni allo Stato e venga affidata ad un pool di esperti”.