JJ4 sarà trasferita in Germania, Lav: “così l’orsa è salva”

L’orsa JJ4, su cui pendeva un’ordinanza di abbattimento firmata dal Presidente della PAT Fugatti, sarà trasferita in autunno in un centro faunistico in Germania. Per Lav e Oipa una vittoria, il Casteller costringe gli animali in un “grave stato di stress”.
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Evelyn Novello 14 Maggio 2024

L'orsa JJ4 sarà trasferita entro l’autunno in Germania, nella Foresta Nera, all'Alternative Wolf and Bear Park . La decisione è stata presa dal presidente della Provincia autonoma di Trento (PAT), Maurizio Fugatti, lo stesso che aveva firmato un'ordinanza di abbattimento della stessa orsa dopo l'aggressione mortale al runner Andrea Papi.

Il provvedimento di Fugatti era stato sospeso dal Tar dopo il ricorso delle associazioni animaliste e ora si trova al vaglio del Consiglio di Stato. Nel frattempo, JJ4, è stata rinchiusa al Casteller di Trento, l'area che ospita esemplari di orso, secondo le parole della Provincia, "feriti" e che hanno necessità di una riabilitazione. Nella pratica, come aveva denunciato la trasmissione "Mi manda Rai 3", più che un centro di recupero il Casteller assomiglierebbe a una prigione in cui rimangono gli orsi ritenuti "problematici", come, appunto, JJ4.

Proprio per questi sospetti, un consulente veterinario della LAV ha fatto una perizia sui bollettini medici di JJ4 e M49, ottenuti dall’associazione a seguito degli accessi agli atti, e "ha certificato il grave stato di stress in cui versano gli orsi ancora rinchiusi al Castellercommenta Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici, che continua: "L’annuncio dell’assessore Failoni (assessore all'artigianato, commercio e turismo della PAT, ndr) conferma quindi la salvezza di JJ4. Cogliamo questa dichiarazione come un primo concreto e positivo segnale della Provincia di Trento nei confronti di tutti gli orsi, un risultato che è frutto anche delle nostre battaglie legali e di decine di nostri ricorsi al TAR".

L'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) invece, commenta: "La nostra proposta di trasferimento nel Santuario Libearty di Zarnesti, in Romania, gestito da una lega-membro di Oipa International, a quanto pare è stata cassata. La struttura che abbiamo proposto è di 69 ettari, contro i 10 di quelli della Foresta Nera. Un vero peccato, poiché la nostra soluzione era frutto di una lunga interlocuzione con il Ministero dell’Ambiente e di una nostra lunga progettazione, sostenuta anche dalla Leidaa di Michela Vittoria Brambilla. Non ne abbiamo saputo più nulla e ora apprendiamo dalla stampa del trasferimento in Germania".