
Un piano europeo, il Repower EU, pensato nel 2022 dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, qualche giorno fa ha salvato uno dei più grandi progetti fossili del vecchio continente e che riguarderà in parte anche l'Italia. Oggi 30 novembre 2023 è iniziata la Cop28 a Dubai e per due settimane, fino al 12 dicembre, sentirai sicuramente parlare sempre più di clima e tematiche ambientali, anche perchè i governi dei Paesi Onu saranno i principali protagonisti di questo incontro. Allora è anche giusto parlare di come sia passato, nello stesso momento, il maxi progetto fossile del gasdotto EastMed.
Lunedì 28 novembre la Commissione Europea aveva inserito circa 166 progetti all'interno della lista Projects of Common Interest (PCI) e tra questi Bruxelles ha mantenuto proprio il gasdotto che dovrebbe collegare i giacimenti del Mediterraneo orientale all’Europa continentale, fino a toccare terra a Otranto, in Puglia. Passerà invece dalla Grecia e da Creta.
Si tratta inoltre di uno dei gasdotti più grandi di tutta Europa, in quanto è lungo circa 1900km e potrebbe contenere all'incirca 10mld di metri cubi di gas. Conta che attualmente il gasdotto più grande è il Nord stream 2, lungo circa 1300km.
Questo gasdotto era presente all'interno della lista sin dal 2013, ma si era sempre deciso di bloccarlo anche per il paradosso che si sarebbe generato in Europa tra il voler abbandonare i combustibili fossili per attuare una transizione energetica e poi crearne di nuovi, oltre a continuarli ad aumentare e utilizzare.
Oltre al gasdotto EastMed nella lista dei PCI ci sono altri 85 progetti legati all’elettricità, di cui 12 relativi allo stoccaggio, oltre a 5 progetti di reti intelligenti e 12 progetti di infrastrutture offshore. Inoltre non era mai accaduto prima, sono stati inseriti anche progetti legati all'idrogeno e sono ben 65. Infine sono presenti anche 14 progetti di trasporto di CO2 per creare un mercato per la cattura e lo stoccaggio del carbonio.
Per quanto riguarda quelli che interessano più l'Italia sono presenti: