Macron sfida Bolsonaro: “Emergenza Amazzonia al G7”. E l’hashtag #PrayforAmazonia diventa virale

Da Madonna a Cristiano Ronaldo, anche le celebrità si schierano in difesa della foresta pluviale più grande del mondo e chiedono al presidente brasiliano di assumersi le sue responsabilità. Intanto però Bolsonaro risponde stizzito al presidente francese: “Hai una mentalità da colonialista”.
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Federico Turrisi 23 Agosto 2019

La notizia degli incendi che stanno devastando la foresta amazzonica, il più grande polmone verde del pianeta, sta facendo il giro del mondo, tra sconcerto e indignazione. E insieme al fuoco, divampano anche le polemiche. Al centro c'è lui, Jair Bolsonaro, presidente del Brasile, accusato dagli ambientalisti di favorire la deforestazione in atto nelle regioni amazzoniche. Per tutta risposta, lui ha attaccato le organizzazioni non governative, accusandole di essere le responsabili degli incendi delle ultime settimane; una posizione però non supportata da alcuna prova.

Il presidente francese Emmanuel Macron in un tweet ha espresso tutto il suo rammarico per il dramma che si sta consumando in Amazzonia e lancia la sua proposta: "La nostra casa sta bruciando. È una crisi internazionale. Membri del G7, discutiamo di questa emergenza tra due giorni!". Al G7 previsto per il prossimo fine settimana a Biarritz, in Francia, però, Bolsonaro non è tra gli invitati (il Brasile infatti non fa parte del summit).

E la proposta francese di discutere del futuro della foresta amazzonica al prossimo incontro tra i grandi del pianeta non è piaciuta affatto al presidente brasiliano che, sempre su Twitter, ha replicato duramente a Macron: "Mi dispiace che il presidente Macron cerchi di strumentalizzare una questione interna del Brasile per vantaggi politici personali. Il tono sensazionalista con cui si riferisce all'Amazzonia non fa nulla per risolvere il problema. Il governo brasiliano rimane aperto al dialogo. Il suggerimento del presidente francese di discutere le questioni amazzoniche al G7 senza la partecipazione dei Paesi della regione evoca una mentalità colonialista inopportuna nel ventunesimo secolo".

A margine del dibattito è intervenuto anche il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che si è detto "profondamente preoccupato" per gli incendi nella foresta pluviale amazzonica e in un tweet sottolinea come "Nel mezzo della crisi climatica globale, non possiamo permetterci più danni a un'importante fonte di ossigeno e biodiversità".

Ma oltre agli scontri politici, non mancano gli appelli delle star internazionali a prendere urgenti provvedimenti per fronteggiare la situazione. In poche ore sui social network l'hashtag #PrayforAmazonia è diventato virale. L'attore Leonardo DiCaprio, impegnato in prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico e per la tutela dell'ambiente, su Instagram punta il dito contro Bolsonaro ("scienziati e ambientalisti attribuiscono l'accelerazione della deforestazione al presidente brasiliano, che ha invitato apertamente i taglialegna e gli agricoltori a liberare la terra") e invita tutti i suoi followers a fare sentire la propria voce per l'ambiente e supportare le organizzazioni che si sforzano di difendere il territorio amazzonico come Rainforest Trust.

La popstar Madonna si rivolge direttamente a Bolsonaro: "Per favore cambi le sue politiche e aiuti non solo il suo paese ma l'intero pianeta". Al coro si unisce anche l'attaccante della Juventus Cristiano Ronaldo, il personaggio famoso più seguito al mondo su Instagram con più di 180 milioni di followers, che posta un'immagine degli incendi in Amazzonia: "E' nostra responsabilità cercare di salvare il nostro pianeta".