
Transizione digitale, digital first, digital business, networking. Attualmente, in qualsiasi settori lavori o in qualsiasi città dovessi vivere, sentirai solo queste parole. Sono le parole chiave del mondo di oggi, sempre più improntato al digital, ai social che noi sintetizzeremo con la parola futuro. Però sappiamo anche come di pari passo dovremmo attuare anche una transizione ecologica, sostenibile, per vivere in un ambiente più sano e pulito. Siamo sicuri allora che digital e sostenibilità vadano di pari passo? Una cosa possiamo dirla con certezza: tutto inquina, o detto meglio ogni azione umana inquina. Dobbiamo essere bravi a sbagliare sempre meno e scegliere la soluzione che faccia meno male al Pianeta e che soprattutto con altre azioni possa essere facilmente compensabile.
Dopo aver fatto questa premessa, ti pongo un'altra domanda: Ti sei mai chiesto quanto inquina questo digitale? Insomma quanto inquina internet, il web, le mail i social?
Secondo il Global Carbon Project, il progetto di ricerca globale sulla sostenibilità promosso dal network internazionale di scienziati Future Earth, se il web fosse una nazione, sarebbe la terza per consumo di energia elettrica e la quarta per inquinamento dopo Cina, Usa e India.
Ogni ricerca su Internet è responsabile dell’immissione nell’atmosfera di 1,7/2 grammi di CO2. Un solo server può arrivare a produrre in un anno da 1 a 5 tonnellate di anidride carbonica. Il semplice invio di un’email può comportare la produzione di anidride carbonica da 4 fino a 50 grammi (se gli allegati sono di grandi dimensioni). Non solo: il consumo energetico dei data center è pari all’1% della domanda globale di energia.
Questi sono solo alcuni dei dati che sono emersi dai report di Global Carbon Project e di Royal Society nel caso di internet e mail.
E se adesso parlassimo di Gb, ovvero di Gigabyte. La memoria di una ram, di un processore o semplicemente del tuo telefono. Ogni Gb su Internet produce emissioni di CO2 tra i 28 e i 63 grammi. Royal Society ha anche indicato che, in un anno, un utente medio che utilizza la posta elettronica per lavoro può arrivare a emettere 135 chili di CO2. Per quello studio le tecnologie digitali contribuiscono tra l'1,4% e il 5,9% alle emissioni globali di CO2.
Adesso un'infarinatura su quanto il web, internet inquina l'abbiamo fatta. Adesso addentriamoci in alcuni dettagli.
L’Osservatorio ESG Karma Metrix (progetto dell’agenzia di digital marketing Avantgrade.com, che misura la carbon footprint delle pagine Web), ci dice che i nostri micro-comportamenti quotidiani fanno sì che Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google in 1 anno abbiano consumato 49,7 Milioni di MWh quasi come la Romania (50) e più di Portogallo e Grecia.
In generale, dal 2018 al 2020 (anni per cui sono disponibili i bilanci di sostenibilità delle aziende, passati al setaccio dagli analisti di Karma Metrix) il consumo di energia delle 5 Big Tech è quasi triplicato, passando da 16,6 a 49,7 Milioni MWh.
Ora soffermiamoci proprio sulle Big tech. Sempre nel report di Karma Metrix si possono notare i valori di energia consuma e di CO2 prodotta per ogni anno. Dai dati emerge che Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google hanno emesso 98,7 milioni di tonnellate di CO2, più dell’intera Repubblica Ceca (92,1), con un aumento aggregato delle emissioni totali del 17% dal 2018 al 2020.