
Oltre 24 ore di forti precipitazioni, temporali e maltempo in diverse zone d'Italia, ma la Regione che fino a ora sembra essere la più colpita è l'Emilia Romagna dove oggi, nelle giornate di martedì 2 maggio e mercoledì 3 maggio, le autorità governative hanno dichiarato anche l'allerta rossa e in alcune province si è passati subito a evacuare molti cittadini. Nel Ravennate 250, a Faenza oltre 100 persone. C'è stata anche l'esondazione del fiume Lamone, del Marzeno e del Senio. Un uomo di oltre 80 anni ha perso la vita a Castel Bolognese e i Vigili del Fuoco sono intervenuti a Fontanelice, in provincia di Bologna per il crollo di un palazzo abitato.
Nella notte tra il 2 e il 3 maggio sono avvenute e si sono concluse alcune operazione, coordinate dalla Protezione civile e dai Vigili del fuoco, di evacuazione. Oltre 60 residenti a Conselice sono stati portati in salvo dopo la rottura del torrente Sillaro che nel corso delle ultime ore si è anche allargata. Nel complesso sono stati oltre 400 gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la regione.
Alcune abitazioni sono state evacuate precauzionalmente anche a Dovadola, a causa di una frana, a Monzuno e Castel San Pietro, in provincia di Bologna. In questi ultimi due casi, a causa di allagamenti.
I disagi riguardano anche la mobilità privata perchè sono state chiuse le strade provinciali che collegano Bologna a Ravenna sempre per la presenza di frane e allagamenti. Sono stati segnalati anche blocchi nel centro di Bologna, principalmente in via Saffi, chiusa dopo l'esondazione del canale sotterraneo Ravone.
Molto delicata e rischiosa la situazione nel bacino del fiume Tramazzo, dove a causa di diverse frane è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine su numerose strade e sulle linee elettriche. Problemi anche a Predappio alta: una frana ha provocato danni alla conduttura del gas.
Nella città di Ravenna, il Centro operativo comunale resta sempre in allerta e sorveglia eventuali rischi idrogeologici. Restano sotto osservazione alcune frazioni, come San Pancrazio, Ragone, San Marco, ma anche Santerno, Ammonite, Mezzano, Glorie e Torri (tutti paesi vicini al fiume Lamone e Montone). E proprio per quanto riguarda il Lamone, si stanno monitorando in particolare i ponti di Traversara e Villanova.
Vengono monitorati fiumi, torrenti, corsi d'acqua come il Sillaro, l'Idice e altri del reticolo idrografico del Reno. La Regione ha comunicato:
"Quello che si sta verificando nel Bolognese è un evento di portata rilevante, con pioggia che cade ininterrottamente da 24 ore; si prevede, inoltre, una persistenza di precipitazioni sul settore centro-orientale della regione, che potranno creare ulteriori incrementi dei livelli idrometrici da monte sui bacini già interessati dalle piene".
Sono state chiuse anche le scuole in alcuni Comuni, come Faenza, Castel Bolognese, Selva e San Martino di Molinella, territorio dove è tracimato il Quaderna. Per quanto riguarda il sistema di trasporto, Ferrovie dello Stato, ha comunicato che è stata sospesa la circolazione ferroviaria in alcune zone dell'Emilia-Romagna: fra Faenza e Forlì (linea Bologna-Rimini), Russi e Lugo (linea Bologna-Ravenna), Russi e Granarolo (linea Faenza-Ravenna) e fra Lavezzola e Mezzano (linea Ferrara-Ravenna). La sospensione, spiegano le Fs, è stata resa necessaria per l'innalzamento del livello di guardia dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno dovuto alle forti e prolungate piogge.
L'assenza prolungata di pioggia comporta un impoverimento del terreno dal punto di vista dell'assorbimento dei nutrienti. Il terreno a causa della siccità diventa talmente arido da far fatica ad assorbire l’acqua una volta che essa si presenta sotto forma di precipitazione. Dopo mesi di siccità, dunque, la terra non è preparata per accogliere il volume d’acqua generato da violente precipitazioni. Per questo motivo l’acqua piovana tende ad accumularsi in superficie, non essendo drenata a sufficienza. E per questo motivo, con violenti temporali arrivano, con molta più probabilità, forti inondazioni.