Non è passata neanche una settimana dall'annuncio da parte del Comune, del nuovo progetto della ferrovia verde nell'ex area Expo che subito si è pronti già a lanciare il masterplan definitivo che si realizzerà nell'ex area del Trotto a San Siro. Un progetto, presentato ufficialmente martedì 26 settembre 2023, di rigenerazione urbana di un'area dismessa da circa dieci anni a Milano e che finalmente tornerà a disposizione della città e dei suoi cittadini. Il progetto, che si chiama EXTM, acronimo di Ex Trotto Milano, è stato affidato allo studio internazionale di architettura Kohn Pederson Fox Associates (KPF), il quale avrà il compito di trasformare l’area dismessa dal 2012 in un distretto urbano a vocazione pedonale, dal forte impatto sociale, inclusivo e sostenibile. L'investimento è privato e proviene dalla società a gestione immobiliare "Hines". Adesso vediamo però cosa si andrà a realizzare e quale sarà il suo impatto ambientale su tutto il quartiere di San Siro.
L'area di interesse è di circa 130mila mq e di questi 50mila mq saranno destinati alla realizzazione di un nuovo parco urbano con piste ciclabili e collegamenti pedonali, progettato dal team internazionale LAND.
Per quanto riguarda la parte residenziale, Hines metterà sul campo le migliori tecnologie internazionali che rispetteranno i nuovi criteri di sostenibilità riguardanti le nuove costruzioni. Verranno realizzata 600 residenze che saranno in vendita in regime di libero mercato. L’investimento totale in questo caso è di circa 450 milioni di euro nei prossimi quattro anni. Oltre all'abitare ci sarà spazio anche per la creazione di zone di commercio e di mercato, questo per coprire una grande carenza di servizi che è presente in tutto il quartiere.
Verrà sviluppato, infatti, un Mercato Urbano di circa 3.600 metri quadrati, ma ci saranno anche servizi per il co-working, baby-sitting- palestra e sale polifunzionali per tutti gli abitanti del quartiere.
“La riqualificazione dell’area dell’Ex Trotto porterà alla nascita di un nuovo quartiere sostenibile sotto il profilo ambientale sociale ed economico, grazie al nuovo parco, ai servizi dedicati all’infanzia, allo sport e a residenze a canone convenzionato. L’ambizione è di abbattere emissioni e disuguaglianze, potenziando l’attrattività dell’area e le opportunità offerte ai cittadini. Un obiettivo possibile e fondamentale per migliorare la qualità di vita della zona” sottolinea il Sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Questo progetto entra a far parte di una rigenerazione urbana 2.0 che Milano ha in mente, una rigenerazione che non riguarderà più semplici edifici, vie o strade, ma interi quartieri con l'implementazioni di più servizi, nuovi o già presenti, ma in scarse quantità. Il motivo è semplice? L'obiettivo principale è quello di creare il più velocemente possibile la "Città dei 15 minuti" e con questo progetto, oltre a quello delle Terme che interesserà l'area della scuderia dell'ippodromo, San Siro potrebbe rivalutarsi complessivamente. Unica zona franca resterebbe proprio quella dello Stadio che invece non ha più visto la prosecuzione dei progetti e lavori.
Altro tassello fondamentale di questa riqualificazione urbana riguarda il sistema energetico. L'area sarà totalmente Net-Zero, gli edifici verranno sviluppati con soluzioni progettuali tese a minimizzare gli impatti ambientali e le emissioni di CO2. Un ulteriore contributo alla riduzione dell’impronta ecologica del progetto arriverà dalla mobilità dolce e dalla rete di trasporto pubblico perfettamente connessa al resto della città.
“Il progetto “EXTM” incarna il principio chiave che ispira tutti i nostri interventi di rigenerazione urbana, ovvero offrire una risposta sociale ai bisogni dei cittadini, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione”, sottolineaMario Abbadessa, senior Managing director & country head di Hines in Italia. “Ci concentriamo su progetti che hanno l’obiettivo di restituire dignità a tutte quelle aree delle nostre città dove oggi non è garantito un adeguato accesso a servizi di prossimità e non è possibile usufruire della presenza di luoghi di aggregazione sociale che alimentano il senso di comunità. Si tratta spesso di aree dismesse da decenni che vantano una memoria storica che, come nel caso dell’Ex Trotto Milano, rappresenta un valore da preservare nella costruzione dell’identità futura di quello che sarà un nuovo distretto urbano aperto alla città, inclusivo e sostenibile, che auspichiamo possa rappresentare un modello innovativo di sviluppo per altre realtà”.