Chi l'ha detto che possono godere dei benefici della mindfulness solo gli adulti? Anche i più piccoli possono imparare a esercitare la consapevolezza, in particolare in adolescenza, quando il carico emotivo derivante da impegni scolastici e extracurricolari inizia a farsi sentire e a essere una delle cause di disturbi psicologici. Che sia per combattere lo stress o solamente per trovare un momento di relax, lo yoga non può che fare bene, anche nell'infanzia e persino a scuola. Se vuoi che tuo figlio abbia un modo per connettersi con il momento presente sviluppando consapevolezza di sé e del mondo circostante, il mondo della mindfulness può fare al caso tuo. Con l'aiuto di un esperto, Esteban Dell'Orto, insegnante di yoga, ti presentiamo qualche esercizio in cui i bimbi possono iniziare a cimentarsi con la supervisione di un adulto.

Da tenere a mente il fatto che, come tutte le discipline, esistono un'inclinazione e una predisposizione naturali che è ancora più difficile intravedere in età infantile. "Una meditazione e una vera e propria riflessione mentale è molto complicata nei bambini – ci conferma Esteban Dell'Orto, insegnante di yoga per bambini e adolescenti  – la mente è in costante assorbimento e l'attenzione ha una soglia sempre più bassa. Quello che noto, però, è che i bambini oggi sono molto capaci, hanno una sensibilità estremamente elevata quindi un esercizio di mindfulness potrebbe essere un buon elemento da introdurre. Non è facile ma può essere un richiamo alla consapevolezza del qui e ora". Vediamo, allora, qualche esercizio in cui i bimbi possono iniziare a cimentarsi con la supervisione di un adulto.

Respirazione in savasana

Parlando di yoga per bambini, trattiamo di uno yoga per principianti, che di solito si fa con un genitore e in cui  l'aspetto rilevante è quello della calma. L'obiettivo è dare consapevolezza del respiro e favorire quella calma che va a contrastare l'irrequietezza dell'età e un primo esercizio è quello della respirazione nella posizione del morto, in savasana. "Sdraiato a gambe divaricate, palmi delle mani rivolti verso l'alto, importante per una questione energetica e braccia allargate – spiega Dell'Orto – Collo ben appoggiato e cervicale distesa. A questo punto il bambino può fare esercizi di respirazione per aver consapevolezza del proprio respiro che è spesso agitato, frenetico. Si tratta di un rilassamento di qualche minuto in cui si inspira dal naso e si espira dalla bocca con gli occhi leggermente chiusi cercando di allontanare i pensieri negativi".

Sukhasana

Un secondo esercizio è quello nella posizione Sukhasana, la postura a gambe incrociate che rievoca la meditazione per antonomasia. "Con le gambe incrociate, indice e pollice che si toccano e le altre dita distese appoggiate sulle ginocchia – precisa l'insegnante – La spina dorsale verticale ben distesa come se avessimo un filo che ci tira dall'alto allinenandoci dal coccige alla cervicale. Questa posizione, a cui dovremo aggiungere gli esercizi di respirazione, ha lo scopo di raggiungere il rilassamento e favorire la meditazione ed è la più semplice delle posizioni sedute adatta ai principianti e a chi ha problemi articolari alle gambe".

Meditazione cantata

In quest'ultimo esercizio uniamo la mindfullness alla musicoterapia perché parliamo di meditazione cantata. "Si tratta di canti fatti giocosamente perché si tratta di esercizi interattivi in cui si possono suonare strumenti insieme, si possono trovare canti in autonomia e trovare la coralità insieme. Per i bambini la musica è uno strumento molto potente" conclude l'esperto.